Saldo+conto+corrente%3A+da+che+cifra+scatta+la+tassa
pensioniorait
/2023/07/09/saldo-conto-corrente-cifra-tassa/amp/
Bancomat e conto corrente

Saldo conto corrente: da che cifra scatta la tassa

Cosa succede quando si supera una certa cifra sul saldo del conto corrente, ecco che parte un’imposta di che cosa si parla

Conto corrente (Foto Adobe – pensioniora.it)

Avere della liquidità sul proprio conto corrente non è una cosa così stravagante, chiunque può avere a disposizione delle proprie necessità una cifra sulla quale contare nel conto. Ma cosa succede se questa cifra supera una determinata soglia? Che cosa fa la banca? In altre parole ci sono imposte o spese da versare?

Diciamo che stiamo parlando di cifre non particolarmente elevate, non di capitali di rande entità per i quali i discorsi potrebbero essere diversi e meno decisivi. In realtà da un lato ci sono le esigenze della banca e quelle dell’erario, dall’altro i conti che le famiglie devono far quadrare e anche le spese per il conto corrente possono pesare. Ma tant’è.

Saldo conto corrente si paga una tassa?

Conto corrente (Foto Adobe – pensioniora.it)

La risposta alla domanda è purtroppo positiva, superata la cifra di 5mila euro si è obbligati a versare l’imposta di bollo che altro non è che una tassa applicata su tutti i conti corrente (ma non esclusivamente, sono coinvolti anche i libretti di risparmio per esempio) con una giacenza media superiore ai 5mila euro. Al di sotto di questa somma il cliente della banca  non è obbligato a pagare l’imposta.

L’imposta si paga solo se si va oltre questa cifra, pagando annualmente 34,20 euro che si versano in base alla periodicità con cui si riceve l’estratto conto. Facciamo un esempio, se l’estratto conto è trimestrale e la giacenza media è superiore ai 5mila euro solo per due trimestri, il cliente è tenuto a pagare solo la metà della somma in due diverse rate. Se invece l’estratto conto è spedito annualmente e si ha una giacenza media annuale superiore ai 5mila euro, l’imposta si versa intera. Al contrario se risulta inferiore non si paga nulla.

L’ammontare di 34,20 euro all’anno riguarda le persone fisiche, in caso diverso la somma da pagare arriva a 100 euro. Ricordiamo che la giacenza media serve a misurare l’ammontare del capitale medio depositato nel conto corrente dal cliente nel corso dell’anno e si ottiene sommando i saldi giornalieri del conto per poi dividere il risultato per il numero  delle giornate di rendicontazione che sono 365.

Imposta di bollo

Imposta di bollo (Foto Adobe – pensioniora.it)

Chi ha più di un conto corrente deve pagare l’imposta di bollo per ogni deposito, se la somma delle singole giacenze medie intestate è superiore a 5mila euro. Quindi dividere il proprio patrimonio in conti sotto i 5mila euro non serve per non versare l’imposta, al contrario si rischia di pagare di più. L’unico sistema per evitare di pagare l’imposta di bollo è cercare delle banche si facciano carico di questo pagamento per il proprio cliente.

Avere una grossa quantità di denaro in banca non significa fare un investimento, gli interessi versati sono realmente esigui. I vantaggi stanno nella sicurezza dai furti e anche in caso di fallimento bancario fino a 100mila euro con il fondo di sicurezza interbancario. Inoltre con un conto corrente è possibile ricevere l’accredito di stipendi e pensioni e gestire con facilità pagamenti e spese (bollette, tasse eccetera) con bonifici e altri strumenti finanziari.

Pubblicato da
Vincenzo Pugliano