Congedo+straordinario+INPS+per+2+anni%3A+chi+pu%C3%B2+richiederlo
pensioniorait
/2023/07/13/congedo-straordinario-inps-per-2-anni-chi-puo-richiederlo/amp/
Bonus e Incentivi

Congedo straordinario INPS per 2 anni: chi può richiederlo

Ecco cosa cambia con le nuove istruzioni emanate dall’ente previdenziale per quest’anno. Come si richiedono oggi i congedi a favore della disabilità

Congedo straordinario INPS (Foto Adobe – pensioniora.it)

Tutte le città dovrebbero dare l’esempio, ma ancor di più le grandi città. L’organizzazione urbana dovrebbe riflettere un’organizzazione sociale sulla base dell’equità e delle pari opportunità. Si comincia abbassando lo sguardo mentre si passeggia in strada: ossia, ci si può accorgere di quanto le amministrazioni abbiano lavorato a favore dell’abbattimento delle barriere architettoniche a favore delle persone con gravi disabilità motorie.

Quante volte il marciapiede è troppo altro, il piano stradale è sdrucciolevole; per raggiungere un certo ufficio pubblico, c’è solo un lunghissimo pianerottolo con un ascensore perennemente fuori servizio; o ancora, occorre un’articolata opera di diplomazia per mettere d’accordo i condomini normodotati per accordare la spesa di uno scivolo indispensabile all’uscita dal condominio. Negli ultimi decenni, molto si è fatto per consentire una maggiore mobilità per le persone con handicap fisici, ma ancora molto c’è da fare su alcune sacche critiche.

Congedo straordinario INPS per 2 anni: a chi è rivolta la nuova procedura

Congedo straordinario INPS (Foto Adobe – pensioniora.it)

Sul piano individuale, i progressi della contemporaneità non sono ignorabili. Infatti, dal 1992 il pacchetto di norme racchiuso nella nota Legge 104, ha racchiuso in sé una lunga lista di agevolazioni fiscali, professionali, previdenziali e sanitarie, per eliminare gli ostacoli esistenziali e materiali che si frappongono nella equiparazione dei diritti, ma soprattutto delle potenzialità tra soggetti normodotati e portatori di disabilità. 

Negli ultimi anni, l’iniziativa istituzionale ha portato all’estensione della legge 104 anche alle persone che si prendono cura dei succitati soggetti: familiari, parenti, persone terze che offrono assistenza come caregiver. Anch’essi ricevono parzialmente o integralmente i benefici delle agevolazioni normative, assieme ai loro assistiti. Per quanto riguarda direttamente le persone disabili, esse godono fiscalmente di una rete di detrazioni su talune spese, come quelle per l’acquisto di dispositivi medico-sanitari, ma anche per l’acquisto di un veicolo, con la riduzione dell’iva e l’esenzione dal bollo auto.

Congedo straordinario INPS per 2 anni: le nuove istruzioni per la domanda

Congedo straordinario INPS (Foto Adobe – pensioniora.it)

Gli studenti con una disabilità dal 66% in poi, ad esempio, sono esenti dal pagamento delle tasse universitarie e beneficiano dell’accesso agevolato a molti strumenti della didattica. Esonero parziale per le disabilità tra il 45% e il 66%. Da un punto di vista lavorativo, molte di queste persone devono conciliare la propria attività (in termini di orari) con l’esigenza continua di sottoporsi a visite mediche e specialistiche, se non a sedute terapeutiche.

Per questo, tali soggetti possono – sempre per la Legge 104 – accordare un calendario di permessi retribuiti con il datore di lavoro, il quale viene rimborsato direttamente dall’INPS. Il congedo straordinario per 2 anni è ora oggetto di nuove istruzioni da parte dell’ente previdenziale, il quale ha fornito tutte le indicazioni da seguire in relazione al 2023. In particolare, si tratta dei congedi di coloro che assistono un familiare disabile.

Il riferimento è alle novità che ruotano attorno alla domanda online, dove è ora presente una funzione chiamata “Rinuncia”: essa ha lo scopo di accogliere le variazioni sulle condizioni espresse dalla domanda originaria per la fruizione del congedo; tra queste variazioni, anche – appunto – la rinuncia totale o parziale del beneficio; ma esse vengono accolte soltanto per il periodo richiesto già iniziato.

Pertanto, la rinuncia deve riportare come data quella all’interno del mese di presentazione della comunicazione della variazione stessa; e in relazione, altresì, al periodo richiesto nella domanda originaria, combaciando dunque con mese di presentazione della rinuncia. Si accede dal sito dell’INPS, alla sezione “Lavoro” e alla voce “Congedi, permessi e certificati”; in “Certificati”, si entra in “Indennità per congedi straordinari (assistenza familiari disabili)” e poi a “Comunicazione di variazione”.

 

Pubblicato da
Roberto Alciati