RdC luglio: entro quando vanno spesi i soldi

Reddito di cittadinanza, se non spendi l’importo di luglio entro questa data corri un grosso rischio. Ecco a cosa dovrai fare attenzione.

reddito di cittadinanza entro quanto va speso
Ultima ricarica RDC, entro quanto va usata? (canva-pensioniora.it)

Il mese di luglio per molti sarà l’ultimo in cui si riceverà l’accredito del reddito di cittadinanza, ovvero per coloro che sono soggetti occupabili e che non hanno minori, disabili o anziani a carico. Questi beneficiari dovranno quindi dire addio alla ricarica mensile predisposta dall’INPS.

Per tutti gli altri beneficiari l’erogazione continuerà fino a dicembre, in quanto da Gennaio subentrerà il nuovo sostegno ai cittadini: l’assegno di inclusione. In attesa di questo cambiamento, chi continua a ricevere il rdc dovrà fare particolare attenzione a questa data, entro la quale, andrà speso tutto l’importo, perché? Scopriamolo.

Rdc luglio, entro quando andrà speso

reddito di cittadinanza luglio 2023
RDC, quanto tempo hai per spendere la ricarica di luglio? (canva-pensioniora.it)

Il reddito di cittadinanza, in quanto misura volta alla lotta alla povertà e come beneficio per promuovere l’inclusione e il consumo nel nostro Paese, può essere utilizzato per diversi scopi. In primis, può essere speso per affrontare l’acquisto di beni e servizi di prima necessità, come il pagamento dell’affitto, delle utenze, di medicinali ed alimenti. Esiste infatti un limite a ciò che si può acquistare con il rdc.

Con i soldi accreditati sulla carta del reddito, il nucleo familiare non potrà acquistare giochi che prevedono vincite in denaro, acquisto, noleggio o leasing di navi o imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali, armi, materiale pornografico e beni e servizi per adulti;
servizi finanziari e creditizi, servizi di trasferimento di denaro, servizi assicurativi, articoli di gioielleria, articoli di pellicceria, acquisti presso gallerie d’arte o affini, acquisti in club privati, abbigliamento e beni di lusso. La carta del reddito poi non può essere utilizzata all’estero, rimanendo valida solo per il territorio italiano.

I beneficiari del reddito di cittadinanza, oltre a questo tipo di vincoli, sono vincolati ogni sei mesi a rispettare una importante scadenza. Quando viene disposta la ricarica del mese di luglio, i beneficiari devono utilizzare gli importi entro e non oltre il 31 agosto, a prescindere dal giorno del versamento, sia che esso sia avvenuto il 14 o il 27. Questa scadenza però vale solo per l’importo relativo al reddito di cittadinanza, e non per gli arretrati o i pagamenti legati all’assegno unico.

Se l’importo del reddito, infatti, non viene utilizzato entro questa scadenza, viene applicata una decurtazione. Ciò significa che a partire dal mese di settembre, se non viene speso tutto l’importo entro il 31 agosto, il reddito subirà delle riduzioni. È proprio l’INPS che provvederà a sottrarre le somme non spese dalle ricariche future. Questa decurtazione ricopre un ruolo ben preciso, in quanto serve ad allineare i bisogni effettivi del nucleo familiare con quello che viene erogato dall’istituto.

La decurtazione operata dall’INPS, però, non potrà mai superare il 20% della ricarica mensile. Questa verifica, e conseguente scadenza, viene stabilita ogni sei mesi, proprio per valutare se l’importo erogato viene speso completamente o supera le esigenze reali della famiglia. Ciò che viene decurtato è la differenza tra il saldo disponibile sulla carta e l’importo di una singola mensilità. Qualora il saldo dovesse risultare superiore alla ricarica mensile, la differenza verrà decurtata, a partire dal mese successivo.

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