Brutta sorpresa carta solidale: vietato questo acquisto

La Carta dedicata ai soggetti in difficoltà nel fare la spesa dei beni essenziali, pone però questo inatteso limite di acquisto. Di cosa si sta parlando

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INPS (Foto Adobe – pensioniora.it)

Quasi per vizio di forma, si ha l’abitudine di parlare della società in cui si vive, come di una società strutturalmente consumistica, sommersa dalle merci. Non è un’opinione, ma una realtà oggettiva sotto gli occhi di tutti: l’atto di gettar via, poi,  questo o quel prodotto avviene sempre più in anticipo rispetto al completo consumo e all’esaurirsi della sua “vita”. Ed il processo prosegue con ulteriore merce immessa sul mercato.

Mentre gli elettrodomestici vivono per il tempo (limitato) per il quale sono stati progettati secondo non un logico quanto banale principio di durevolezza, bensì per il principio dell’obsolescenza programmata, spesso anche i prodotti alimentari sono stati certificati da una scadenza ampiamente anticipata rispetto al naturale mantenimento del prodotto. Tutto questo avviene nel quadro della normalità delle cose, mentre i cassonetti della spazzatura sono oramai insufficienti per accogliere la reale produzione dell’essere umano, la spazzatura, e fuori dai supermercati trovano posto senzatetto e mendicanti di elemosine.

Brutta sorpresa carta solidale: cosa non si può acquistare

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Spese (Foto Adobe – pensioniora.it)

Un occhio volutamente disattento non ha difficoltà a comprendere la suddetta dicotomia, pertanto ne consegue di esser di fronte ad un “segreto di Pulcinella” quando si palesano – mai chiaramente gridati nelle cronache – i dati della povertà in Italia. Non si parla della prevedibile povertà della sofferente gente venuta dal mare, o da un esodo verso condizioni migliori di dimensioni bibliche; ma di quella povertà che troppe volte non si aspetta, ma c’è: la povertà dei cittadini italiani.

Certo, nel paniere della povertà occorre inserire l’affitto che non si riesce a pagare, la rinuncia all’auto, o peggio, la rinuncia agli studi dei propri figli. Per non parlare, in qualsiasi termine, della perdita della casa. Le indagini percentuali non censurano più le code sempre più lunghe di connazionali presso le mense dei poveri, in un convivio internazionale, nullatenente, senza subalternità culturali.

Carta solidale 2023: sono esclusi questi prodotti

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Farmacia (Foto Adobe – pensioniora.it)

Lo “spettro” del progressivo impoverimento delle famiglie italiane è stato individuato, dal 2019, dalla misura del Reddito di Cittadinanza. Oggigiorno, il sistematico passaggio di consegna dal primo ai nuovi Supporto Formazione e Lavoro per i lavoratori, e l’Assegno di Inclusione per gli inoccupabili, ha ridotto l’accesso al contributo ai redditi ISEE fino a 6mila euro. Per gli inoccupabili (disabili, over 60, minori), l’AdI è rinnovabile dopo 12 mesi; per i lavoratori tra i 18 e 59 anni, il SFL no.

Il primo sussidio consta di un assegno mensile di 350 euro, mentre il secondo di una mensilità pari a 500 euro. Con un reddito fino a 15mila euro annui è però possibile ottenere la Carta Solidale 2023, erogata dall’INPS tramite i Comuni. Tale strumento non si richiede ma si riceve automaticamente in base alle liste dei beneficiari compilate dai Comuni stessi e trasmesse all’ente previdenziale.

Dal 18 luglio 2023, verrà accreditato l’importo di 382,50 euro, utile all’acquisto dei beni di prima necessità, con esclusione delle bevande alcoliche, bibite gasate, surgelati e caramelle. Ebbene sì, si parla di spesa alimentare sulla quale gli esercenti sono tenuti ad applicare uno sconto del 15% su ogni prodotto interessato. Pertanto, fuori dalla lista anche il consumo di farmaci, che siano salvavita o meno, e qualsiasi altro acquisto medico-sanitario in farmacia.

 

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