RdC, questi esclusi potranno avere ancora un aiuto

Polemiche intorno alla fine del Reddito di Cittadinanza (RdC), gli esclusi che potranno avere un contributo nei prossimi mesi

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Reddito di Cittadinanza (Foto Adobe – pensioniora.it)

Tra polemiche e proteste si sta concludendo l’esperienza del Reddito di Cittadinanza (RdC) per molti beneficiari. Si stima che a circa 169mila beneficiari sia arrivata la comunicazione dell’Inps riguardante la fine dell’erogazione del contributo. Notizia non certo inattesa né sorprendente, visto che è stata annunciata dal governo con largo anticipo, fin dalla legge di bilancio 2023.

Ma evidentemente la realtà degli ultimi giorni ha un peso ben maggiore degli avvisi delle settimane scorse. A Napoli le proteste sono state vibranti dopo l’arrivo del messaggio Inps che ribadiva la fine dell’erogazione con il mese di luglio. Al centro delle polemiche soprattutto l’Inps, al punto da spingere la dirigenza dell’Istituto di previdenza sociale nel capoluogo campano ha rilasciare delle dichiarazioni per replicare al malcontento.

RdC gli esclusi cosa potranno fare

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Escusi Reddito di Cittadinanza (Foto Adobe – pensioniora.it)

Il Direttore dell’area metropolitana di Napoli dell’Inps, Roberto Bafundi, ha dato un messaggio per rassicurare gli esclusi dal beneficio (famiglie che non hanno al loro interno anziani con più di 60 anni, disabili e figli minorenni). La metà delle persone che hanno ricevuto la comunicazione sono in condizioni di disagio sociale ed economico quindi potranno rivolgersi ai servizi sociali, afferma il dirigente Inps di Napoli.

Infatti il testo del messaggio sms recita come di seguito: “Domanda di Reddito di Cittadinanza sospesa come previsto dall’articolo 48 del decreto legge 20/23 in attesa eventuale presa in carico dei Servizi sociali“. Bafundi ha ricordato che se inseriti in un “progetto multidimensionale di recupero” gli esclusi potranno continuare ad avere il sussidio.

Quindi l’Inps ribadisce che i soggetti presi in carico dai Servizi sociali potranno continuare a ricevere il Reddito di Cittadinanza fino alla fine dell’anno in corso. Invece per gli altri non resta che recarsi ai Centri per l’Impiego e sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato per l’avviamento al lavoro.

Le  dichiarazioni di Bafundi non fanno altro che ribadire le procedure introdotte dal decreto legge che prevedono la continuazione del Reddito di Cittadinanza fino al mese di dicembre per le famiglie con soggetti fragili (anziani con almeno 60 anni, disabili e figli minorenni) e per quanti sono presi in carico dai Servizi sociali perché non attivabili al lavoro.

Cosa succede ora

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Inps (Foto Adobe – pensioniora.it)

L’Inps non fa che applicare le normative presenti, ribadendo il ruolo dei servizi sociali. Ma la situazione resta tesa a Napoli come in altri centri dove le difficoltà sono maggiori e in servizi sociali non in grado di raccogliere tutte le richieste. Non resta che intraprendere il percorso per il Supporto per la formazione e il lavoro che dovrebbe prendere il via nel mese di settembre.

Ma l’indennità di partecipazione a corsi di avviamento al lavoro o a Progetti utili alla Collettività (PUC) è ancora in fase di avviamento mancano ancora molti dettagli alla sua definizione effettiva, a cominciare dall’attivazione della piattaforma ministeriale dove inserire la domanda di adesione al Supporto.

Il rischio è di un rinvio dell’inizio della procedura, previsto a settembre, e di conseguenza un ritardo delle prime erogazioni dei 350 euro spettanti come indennità di partecipazione a quanti aderiranno a politiche attive del lavoro.

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