Dietrofront RdC: possibile uno stop alla sospensione?

Il Reddito di Cittadinanza potrebbe non essere più sospeso per gli occupabili dopo i 7 mesi stabiliti? Le ultime indiscrezioni

reddito cittadinanza
revoca reddito cittadinanza occupabili (Foto Adobe-pensioni.it)

Montano le proteste in tantissime città italiane contro la decisione del governo Meloni di fermare le erogazioni al Reddito di Cittadinanza per tutti gli occupabili che lo hanno ricevuto per 7 mesi di seguito. In realtà questa norma era già nota a gennaio dal momento che era stata inserita nella Legge di Bilancio 2023.

Secondo quanto deciso dal governo Meloni, infatti, tutti gli occupabili, ovvero coloro che hanno tra i 18 ed i 59 e non hanno alcun impedimento a lavorare, oltre a non avere minori, over 60 o disabili nel proprio nucleo familiare, potevano percepire il RdC per soli 7 mesi e senza la possibilità di rinnovo. Per molti occupabili luglio è stato dunque l’ultimo mese in cui hanno percepito la misura.

Reddito di Cittadinanza, forze politiche e sindacati chiedono uno stop alla sospensione

reddito cittadinanza
revoca reddito cittadinanza occupabili (Foto Adobe-pensioni.it)

In questi giorni circa 169 mila famiglie hanno ricevuto l’SMS dall’INPS che gli ha comunicato la sospensione della ricarica del Reddito di Cittadinanza. Si tratta di famiglie formate proprio da occupabili e, la maggior parte di esse, si trova al Sud e, una buona parte, a Napoli e provincia. 

Visti i tante le tante proteste da parte di questi nuclei familiari e un vero e proprio assalto presso i Centri per l’Impiego Comunali (l’unico modo per avere il Supporto alla Formazione e al Lavoro di 350 euro fino a dicembre è infatti quello di essere presi in carico dai servizi sociali) il sindacato Cgil ha chiesto una proroga della misura fino a fine anno.

La ministra del Lavoro e delle Politiche sociali del governo Meloni, Marina Calderone, ha spiegato in un question time alla Camera che a partire dal 1° settembre sarà attivo il Supporto alla Formazione e al Lavoro per quanti sono attivabili al lavoro e che, dal 1° gennaio 2024, arriverà l’assegno di inclusione per i nuclei fragili che continueranno a percepire il reddito di cittadinanza, fino al 31 dicembre prossimo.

Nonostante questa spiegazione la minoranza insiste così come insistono le varie proteste di chi si è visto perdere il RdC. Non le manda certamente a dire nemmeno il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, colui che nel 2019 fece diventare norma proprio la misura di sostegno al reddito e di introduzione al mondo del lavoro. “Dopo nove mesi, ministra Calderone, abbiamo scoperto che chi non vuole lavorare è questo Governo, che non ha fatto nulla”– puntualizza l’ex premier.

Polemiche anche da parte dei Democratici che denunciano il fatto che i nuovi aiuti inizieranno dal mese di settembre per cui 169mila famiglie restano senza nessun aiuto per l’intero mese di agosto. Al governo, poi, si appellano anche i comuni in prima linea nella gestione del post reddito.

Arrivano comunque le parole di sostegno da parte della Calderone che ribadisce che sul fronte del Reddito di Cittadinanza il governo non lascerà indietro nessuno, soprattutto rispetto alle fragilità, e laddove ci fosse necessità, interverremo ulteriormente per mettere in copertura altre situazioni.

Impostazioni privacy