Successione, come funziona se gli eredi sono all’estero

Ecco in che modo si può partecipare ugualmente alla trasmissione dei beni in svolgimento in Italia nonostaste le difficoltà a spostarsi. Come comportarsi

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Successione dei beni (Foto Adobe – pensioniora.it)

Oggigiorno è quantomai frequente sentir parlare di connazionali all’estero. Si basi bene, di cittadini che per motivi essenzialmente economici e di sopravvivenza hanno lasciato la loro terra d’origine al punto da distaccarsi anche dalla madrepatria, ebbene, questo fenomeno si verifica da alcuni secoli. Sono note le migrazioni degli italiani provenienti dal meridione, ma anche da quello che con troppa facilità è sempre stato chiamato il “ricco Settentrione” d’Italia; le lunghe rotte oceaniche in direzione degli Stati Uniti, ma anche del Sud America.

Come in America, ad oggi gli italiani si sono inseriti – nel bene e nel male – nel tessuto sociale e lavorativo di moltissimi Paesi del mondo. Quando si viaggia all’estero, infatti, non è raro incontrare un compatriota o una persona di origine italiana completamente integrata nelle dinamiche produttive di un determinato popolo. Quelli che oggi vengono chiamati “expat” finiscono, in molti casi, per restare nella terra di destinazione e soprattutto formano una famiglia in questo contesto culturale e linguistico.

Successione, quando gli eredi sono residenti all’estero

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Successione dei beni (Foto Adobe – pensioniora.it)

Una volta assimilato in capitolo delle migrazioni di italiani all’estero, nel corposo e doloroso libro della storia del popolo italiano, è divenuta proverbiale un’espressione simpatica quale “zio d’America”, ossia quel parente, spesso senza famiglia, agiato, che in assenza di eredi diretti ha lasciato il suo sostanzioso patrimonio ai semisconosciuti parenti rimasti in Italia. Anche per questi ultimi, questo oriundo parente risulta una presenza alquanto confusa nella memoria.

Di fatto, l’eredità c’è. Nei romanzi e nei film, questo provvidenziale riavvicinamento ha significato un inaspettato risollevamento delle condizioni economiche del destinatario meno fortunato. Come si sa, però, l’eredità può essere un lascito anche modesto, ma ad ogni modo importante, vista la normativa in materia a disposizione. L’eredità segue spesso un percorso simile a quello della pensione di reversibilità.

Successione, come partecipano gli eredi quando sono all’estero?

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Successione dei beni (Foto Adobe – pensioniora.it)

La seconda, come la prima è totalmente destinata, in primis, all’altro coniuge e ai figli. Questo è l’ordine immediato, all’interno della famiglia, per l’assegnazione di un patrimonio in assenza di testamento. La normativa italiana, inoltre, è in grado di gestire la succcessione fino al sesto grado di parentela. Tanto per completezza, la pensione di reversibilità individua i soli soggetti che erano a carico del de cuius.

La successione dei beni non è perennemente un iter tranquillo e gratificante. Un erede legittimo ha tempo 10 anni per accettare la sua quota, visto che all’interno dell’inventario dei beni, sono trasmissibili anche molte tipologie di debiti, sottoscritti dal soggetto defunto. Certo, una volta manifestata l’accettazione, il primo incarico è l’inoltro della dichiarazione di successione presso l’Agenzia delle Entrate e il pagamento dell’imposta di successione.

Se è dall’Italia che arriva l’eredità, a favore di un cittadino italiano residente all’estero, ciò non comporta un particolare problema: può partecipare alla successione attivatasi in Italia e anche senza la sua presenza fisica. Egli può infatti delegare un soggetto terzo tramite una procura speciale, per seguire e curare i suoi interessi per tutta la fase di acquisizione della quota di beni. Meglio affidare la procura ad un avvocato italiano, il quale agisce in nome e per conto del suo assistito.

 

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