Truffa di 30€ se paghi al supermercato con il POS: occhio a questo dettaglio

In apparenza l’addebito è stato fatto passare come un normalissimo importo incluso nella spesa e invece si tratta di una vera e propria truffa

somma straordinaria scontrino
Dispositivo POS (Foto Adobe – pensioniora.it)

Nelle grandi città, attualmente in preda all’eccezionale caldo di questa estate, si cercano nuovi sistemi di refrigerio. Nuovi per modo di dire, visto che alcune amministrazioni locali hanno optato per impiantare qualche albero in più nelle piazze. Insomma, non si tratta di nuove soluzioni, quanto vecchi e ovvii rimedi. D’altronde, gli alberi sono già grandi assorbiti  di anidride carbonica prodotta dalle polveri sottili e dallo smog; e quell’ossigeno da questi rilasciato aiuta a porre un freno alle roventi temperature e all’umidità.

Certo, in questi odierni tempi di pressione ecologista sui governi e le amministrazioni cittadine, si tenda, da parte di uno stuolo di quest’ultimi, a strumentalizzare il tema della corsa ai ripari nella cornice del cambiamento climatico, partendo dalla razionalizzazione delle risorse. In Italia, non è rara, in alcune Regioni, l’attuazione di un calendario, ad esempio, che prevede il taglio sul consumo di acqua, ma senza l’applicazione di un piano strutturale di manutenzione dei malandati canali di approvvigionamento idrico.

Truffa di 30€ se paghi al supermercato con il POS: cosa sta succedendo

somma straordinaria scontrino
Pagamenti elettronici (Foto Adobe – pensioniora.it)

Dopo il tentativo collettivo di abbassare il consumo di gas, tanto per la crisi energetica innescata dal conflitto in Ucraina quanto per gli alti rialzi delle bollette, tocca ora al consumo elettrico: le motivazioni risiedono nello scarso margine energetico prodotto da risorse rinnovabili, e ancora una volta, il consumo di acqua per la conversione in energia, nel pieno di un contesto fondamentalmente di siccità.

Insomma, è vero che il richiamo al massiccio uso del condizionatore è più che forte, ma occorre considerare la prossima bolletta e al contempo la rischiosa possibilità di black out elettrici, non inverosimili durante la stagione estiva. Certo, per i più anziani che restano in città, talvolta sembrano giungere gli echi di un confinamento domestico ad appannaggio dei soggetti più deboli, spesso affetti da patologie cardiache.

Truffa di 30€ se paghi al supermercato con il POS: i motivi dell’addebito

somma straordinaria scontrino
Pagamenti elettronici (Foto Adobe – pensioniora.it)

Talvolta, per quest’ultimi e anche per più giovani vacanzieri di città, la paradossale soluzione nell’immediato è stata quella di consigliare qualche minuto in più tra gli scaffali di un supermercato e le vetrine di un centro commerciale: oasi paradisiache dell’aria condizionata. Difficile non intuire l’ennesima strategia di vendita coatta approfittando di un’era climatica in crisi almeno nei termini della sopravvivenza umana.

Pertanto, per dirla sbrigativamente, più si resta tra gli scaffali e più è improbabile che i carrelli ospitino soltanto i prodotti necessari che erano così accuratamente censiti dalla lista della spesa. Soltanto per arrivare al banco dei salumi e della panetteria, bisogna attraversare il lungo tunnel consumistico di prodotti confezionati che sono gli stessi che hanno familiarizzato con la suggestione dei consumatori attraverso la bombardante pubblicità nei media.

Ma pur assecondando consapevolmente i gusti personali senza discuterne, di fatto il rischio di un conto salato alla cassa può essere all’ordine del giorno. Attenzione, non si parla della quantità di merce acquistata, ma di importi che appaiono magicamente sullo scontrino. Basta vedersela con i pagamenti elettronici tramite l’uso del dispositivo POS. A quanto diversi clienti stanno denunciando, alcuni esercenti dal mini al supermarket non fanno altro che scaricare sull’utente quello 0,7% che i primi debbono pagare alla loro banca a titolo di commissione, per ogni pagamento digitale. Qualcuno si è ritrovato anche 30 euro in più nel suo scontrino della spesa, ma ciò che mette ancora più preoccupazione è la sicurezza di impunità che gli stessi esercenti della truffa manifestano, nel giustificare (si fa per dire) l’importo: “è tutto in regola”, assicurato dalla cassiera al direttore commerciale.

 

Impostazioni privacy