Aumentano i costi dei conti correnti: occhi aperti se sei titolare di questi

Brutte notizie in arrivo per i possessori di alcuni conti correnti: i costi di gestione potrebbero aumentare: il motivo

conto corrente
aumento costi gestione conto corrente (Foto Adobe-pensioni.it)

Possedere un conto corrente bancario, al giorno d’oggi, è un requisito fondamentale che devono avere tutte le persone che lavorano. E’ proprio sul conto corrente, collegato ad una carta di credito o bancomat, che sono versati gli stipendi dal 2017. Da quell’anno, infatti, il governo Renzi ha stabilito che i pagamenti per il lavoro svolto devono essere effettuati con metodi di pagamento tracciabili, e dunque tramite assegni o bonifici.

Ovviamente possedere un conto corrente bancario ha delle spese sia mensili che annuali. Parliamo proprio del canone mensile o di tasse annuali come l’imposta di bollo. Negli ultimi giorni, inoltre, c’è preoccupazione riguardo il possibile aumento dei canoni di alcuni conti correnti. Ecco il motivo e quali potrebbero aumentare.

Conto corrente, costi di gestione in aumento? La previsione

conto corrente
aumento costi gestione conto corrente (Foto Adobe-pensioni.it)

Qualche giorno fa il governo Meloni ha varato il Decreto Legge Omnibus che include anche le tasse sugli extraprofitti delle banche. La norma è stata lanciata dal ministro dell’Economia Giorgetti e prevede appunto una tassazione sugli extraprofitti degli istituti bancari italiani. I proventi saranno poi destinati alla collettività e, in particolare, destinati all’abbassamento delle tasse.

Se da un lato la norma è a vantaggio degli italiani, dall’altro lato potrebbe spingere le banche a far aumentare i costi di gestione di conti correnti e carte di credito. L’allarme è stato lanciato da Assoutenti che ricorda come, già nello scorso mese di febbraio, Bankitalia è scesa in campo contro l’incremento dei costi dei conti correnti.

Ad oggi, rispetto i mesi precedenti, si registra un aumento annuo delle tariffe del 6,4% per la voce spese bancarie a carico di ogni cittadino. Questo è accaduto, secondo la Banca d’Italia, dal momento che alcuni istituti hanno aumentato il costo dei conti correnti con modifiche unilaterali delle condizioni di contratto.

La paura è che adesso, dopo il decreto Omnibus, si possa registrare un nuovo aumento dei costi bancari. Il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, chiede al governo Meloni di attivarsi immediatamente per “impedire che un provvedimento giusto come la tassazione degli extraprofitti possa trasformarsi in un danno per la collettività, bloccando sul nascere qualsiasi rincaro dei costi bancari”.

Quello che Assoutenti chiede è un incontro per denunciare all’Antitrust tutti gli istituti bancari che applicheranno rincari ingiustificati. Aumenti, che come detto, sono già avvenuti per altri motivi nel corso dell’anno. Attualmente, come riporta un report della Banca d’Italia, si registra una crescita della spesa di gestione dei conti correnti di 3,8 euro, che porta il costo medio annuo a 94,7 euro a cittadino a causa soprattutto delle spese fisse.

Partendo da questi aumenti e considerando l’andamento al rialzato, ulteriori rincari delle tariffe bancarie potrebbero far aumentare i costi di gestione annuali a 105 euro ad utente, un incremento di 10,3 euro a conto corrente. Considerando che in Italia ci sono ben 47,7 milioni di persone che possiedono un conto corrente, la stangata a livello Nazionale sarebbe di mezzo miliardo di euro e, per la precisione 491,3 milioni annui.

Impostazioni privacy