Carta solidale INPS: chi rischia di perdere i soldi

Cosa sta succedendo con la Carta solidale Inps, si stanno riscontrando dei problemi, vediamo nel dettaglio di che si tratta

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Carta solidale Inps (Foto Adobe – pensioniora.it)

I dettagli del contributo voluto dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF) sono ormai conosciuti all’opinione pubblica. Si tratta di una carta prepagata, predisposta da Poste italiane, dell’ammontare di 382,50 euro destinati all’acquisto di beni alimentari di prima necessità presso gli esercenti e punti vendita aderenti ai Piani di contenimento dei prezzi dei generi alimentari. Non è stato necessario presentare domanda per il contributo, le selezioni degli assegnatari sono state a cura dell’Inps sulla base della documentazione in suo possesso.

Le carte da distribuire sono circa un milione e trecentomila per famiglie con Isee complessivo non superiore a 15mila euro, mentre i fondi stanziati per l’intera operazione sono circa 500 milioni di euro. “Dedicata a te” è quindi disponibile per le famiglie assegnatarie, bisogna  ritirarla dopo aver ricevuto una lettera dai Comuni di residenza.

Carta solidale Inps, il contributo per la spesa

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Carta solidale Inps (Foto Adobe – pensioniora.it)

Come detto gli assegnatari sono stati selezionati direttamente dall’Inps in virtù di un ordine di priorità decrescente:

  • famiglie con non meno di 3 componenti, di cui almeno un nato prima del 31 dicembre 2009, priorità a famiglie con Isee più basso;
  • famiglie con non meno di 3 componenti, di cui almeno un nato prima del 31 dicembre 2005, priorità a famiglie con Isee più basso;
  • famiglie con non meno di 3 componenti, priorità a famiglie con Isee più basso.

Non avranno la carta i nuclei familiari percettori di Reddito di Cittadinanza, Naspi, Dis. Coll., Fondi di solidarietà per l’integrazione al reddito, Cassa integrazione guadagni CIG, qualsiasi forma di sostegno salariale o di sussidio nel caso di disoccupazione involontaria, versata dallo stato.

Dunque nulla da fare per chi percepisce di altri supporti e sussidi di Stato, mentre per le famiglie assegnatarie sono arrivate le missive delle amministrazioni locali, con le quali andare presso gli uffici postali per il ritiro. Importante avere con sé un documento di riconoscimento, il codice fiscale e la lettera del Comune o in alternativa il codice di riferimento che identifica la carta, presente nella comunicazione stessa.

I singoli Comuni hanno organizzato la spedizione delle lettere agli assegnatari a partire dal 21 luglio, quindi si presume siano arrivate o comunque in arrivo imminente. Anche se nei Comuni più popolosi le operazioni sono state più laboriose: per esempio a Napoli le comunicazioni sono partite dal giorno 24 luglio, a Roma dal 31 luglio.

Cosa sta succedendo con le carte

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Carta solidale Inps (Foto Adobe – pensioniora.it)

In caso di mancato arrivo della lettera sarà possibile recarsi negli uffici indicati dai Comuni per ritirarne una copia. In questo caso bisogna seguire le disposizioni di ogni singola amministrazione comunale. Le carte sono immediatamente disponibili per essere usate nei negozi di generi alimentari aderenti all’iniziativa del ministero.

Da sottolineare che la carta deve essere attivata con il primo acquisto entro il 15 settembre, pena la revoca del beneficio. Prioprio a questo proposito stanno sorgendo le prime difficoltà. Infatti in numerosi uffici postali si segnalano dei disservizi dovuti all’esaurimento delle scorte di carte presenti, insufficienti per la mole di richieste. Secondo le informazioni fornite dal ministero “Dedicata a te” può essere ritirata in qualsiasi ufficio postale, non esclusivamente in quelli di prossimità.

Ma il grande afflusso in alcuni di questi sta creando dei ritardi nella distribuzione con riserve esaurite in breve tempo. Manca ancora un mese alla scadenza per il primo acquisto, conviene quindi affrettarsi recandosi in uffici postali con minor afflusso, per evitare la rincorsa degli ultimi giorni.

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