Naspi settembre, quando arriverà il bonifico: la data

Ecco quali saranno i giorni previsti dal calendario previdenziale entro i quali attendere gli importi spettanti a titolo di indennità di disoccupazione

Naspi INPS (Foto Adobe – pensioniora.it)

Quando le notizie e gli annunci sono davvero positivi, come talvolta accade nella Pubblica Amministrazione, i mesi di settembre e ottobre sono buone aperture temporali per manifestare la richiesta di lavoro. Per intenderci meglio, è il caso che il mese di agosto venga trascorso da taluni come il consueto mese degli studenti universitari per preparare la al meglio la sessione di esami di settembre; per talaltri, le settimane per preparare uno dei non troppo frequenti concorsi pubblici.

Pertanto, il ritorno dalle vacanze potrebbe preludere ad orizzonti positivi da consegnare per l’ultimo trimestre di quest’anno, assieme alla tradizionale prospettiva della partenza delle selezioni sulle candidature professionali. Si sta parlando di tacite convenzioni, piuttosto che di calendarizzazioni specificatamente codificate. D’altro canto, queste immagini possono benissimo essere integrate alla loro zona d’ombra, fatta di precedenti contratti a tempo determinato scaduti o una disoccupazione più o meno lunga.

Naspi settembre, le date dei bonifici

Naspi INPS (Foto Adobe – pensioniora.it)

D’altronde, il tema del lavoro non è un tema che possa passare inosservato nella dialettica pubblica dal momento che rappresenta la prima prerogativa costituzionale, tanto quanto il debole tallone d’Achille di un Paese che deve confrontarsi con le radicali trasformazioni globali del concetto stesso di lavoro; una sfida che spesso si presenta ardua sin dal livello della formazione. Come è noto, però, a costituire l’aspetto deteriore della questione è l’accesso al mercato del lavoro.

Sì, perché gli stessi lavoratori sono introdotti in un flusso definito appunto “mercato”, presso il quale le energie sono scambiate e dismesse, in entrata e in uscita. A preoccupare in ottica di tenuta sociale restano appunto i dati della disoccupazione, in particolare quella giovanile. Dati, questi, che fanno fatica a convivere con i numeri della demografia nazionale: la necessità di avere nutrite leve di giovani lavoratori dovrebbe rappresentare l’ipoteca per il futuro delle pensioni di domani.

Naspi settembre, ecco i giorni degli accrediti

Naspi INPS (Foto Adobe – pensioniora.it)

La ragione risiede nel fatto che l’attuale sistema contributivo delle pensioni fonda il pagamento dei trattamenti pensionistici proprio sulle trattenute prelevate dalle buste paga dei lavoratori dipendenti. Pertanto, oltre al calo delle natalità, le difficoltà al ricambio generazionale dei lavoratori può causare nel lungo termine una emergenza sociale. Al contempo, la fuoriuscita degli impiegati ad un passo dalla pensione deve essere regolata col contagocce per evitare il default delle casse previdenziali.

Per questo esistono le misure di pensionamento anticipato come l’odierna Quota 103, la quale si frappone al sistema pensionistico canonico che porta alla pensione di vecchiaia. Ma per taluni lavoratori, un problema insorge ancor prima della questione pensionistica, ossia l’incorrere nella disoccupazione. In tal senso, chi ha di recente perso il posto di lavoro, per licenziamento involontario, l’INPS mette a disposizione l’indennità Naspi. Essa è richiedibile sin dall’ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro.

L’indennità consiste in un contributo mensile per una durata minima di 6 mesi, pari al 75% della media dei cedolini degli ultimi quattro anni. Eventualmente, dopo il sesto mese, il rateo scala del 3% di mese in mese. La durata è regolata dal contratto nazionale di categoria. Per il mese alle porte, ossia settembre, il calendario prevede che i pagamenti INPS inerenti la Naspi inizino dal 7 settembre.

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