Accettazione tacita dell’eredità: in quali casi si verifica e cosa comporta

Il Codice Civile prevede varie modalità di accettazione dell’eredità degli eredi, tra cui quella tacita: di cosa si tratta e quando si verifica.

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Notaio (Foto da Canva) – Pensioniora.it

Alla morte di un soggetto, gli eredi sono chiamati ad accettare l’eredità, ossia il patrimonio del de cuius che viene trasferito ad altri soggetti. Nel nostro ordinamento sono previste differenti modalità di accettazione, tra cui quella tacita.

In questo caso l’erede o gli eredi non effettuano un atto pubblico o una scrittura privata che indica l’espressa accettazione, ma compiono delle azioni o degli atteggiamenti che fanno automaticamente scattare il consenso ad acquisire il patrimonio. Ma quali sono queste azioni o comportamenti?

Eredità, accettazione tacita: cos’è e quando avviene

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Tribunale (Foto da Canva) – Pensioniora.it

L’accettazione dell’eredità in Italia è disciplinata dagli articoli 470 e seguenti del Codice Civile che indicano anche le modalità. Nel nostro ordinamento, difatti, esistono vari modi per accettare l’eredità lasciata da un soggetto, una di queste è quella tacita.

Come indica l’art. 476 Codice Civile, tale modalità non presuppone alcun atto pubblico o scrittura privata, ma un’azione o un comportamento che presuppone necessariamente la volontà dell’erede di accettare il patrimonio. Si tratta, difatti, di azioni che non potrebbero essere compiute se non in qualità di erede. Più nello specifico, sempre come prevede il Codice Civile, questi atti potrebbero essere ad esempio presentare la domanda presso un tribunale per la divisione dell’eredità, ma anche la rinuncia ai diritti di successione. Costituiscono atti di accettazione tacita anche il pagamento di debiti ereditari con somme di denaro provenienti dalla stessa eredità, la cessione di un’ipoteca e l’impugnazione di disposizioni previste nel testamento. Infine, anche la riscossione di un assegno intestato alla persona defunta è valido come atto di accettazione tacita.

Sul punto si è espressa anche varie volte la Corte di Cassazione che ha valutato vari casi di accettazione tacita dell’eredità e stabilito le linee attraverso sentenze specifiche. I giudici della Suprema Corte non hanno ritenuto atti di accettazione tacita comportamenti come la denuncia di successione ed il relativo pagamento dell’imposta, la vendita di immobili di valore esigue per sostenere le spese delle esequie o l’impossessamento di indumenti del de cuius anch’essi ritenuti di modico valore.

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