Assegno circolare: i passaggi da seguire per poterlo depositare

Le modalità necessarie per depositare un assegno circolare, ecco tutti i passaggi che seguire per non fare errori

Gli assegni circolari sono dei documenti che in pratica si sostituiscono al denaro contante, dando al possessore il diritto di ricevere una somma di denaro. Quindi possono essere usati in alternativa al contante come strumento di pagamento. Ma per il loro deposito in banca occorre fare delle precisazioni, partendo dalla distinzione dall’assegno bancario ordinario.

deposito assegno
Assegno (Foto Adobe) – bonus.it

Questo non è altro che il documento con cui un soggetto (traente) ordina alla propria banca (trattaria) di pagare una somma ad un terzo che è in possesso del titolo (beneficiario). Una situazione del genere avviene quando per comprare un bene, invece di usare i contanti, si usa l’assegno con l’indicazione del nome del beneficiario e l’importo da versargli.

Assegno circolare le caratteristiche

Tutti gli assegni sono titoli di credito, cioè come detto documenti che danno al possessore il diritto di ricevere una prestazione, in genere denaro. Il credito inserito nell’assegno è incorporato proprio nel  bene mobile (l’assegno) e come ogni altro bene mobile può essere trasferito e ceduto. Chi si trova in suo possesso può andare in banca e prelevarlo.

deposito assegno
Banca (Foto Adobe) – bonus.it

Se invece l’assegno contiene la dicitura “non trasferibile”, il titolo può essere riscosso solo dal primo al quale è stato consegnato ed emesso. Ciò evita la circolazione del titolo. La particolarità dell’assegno circolare è che viene emesso direttamente dalla banca, dopo aver verificato la disponibilità dei fondi del traente.

In questo modo l’assegno circolare è sicuro, scongiurando il pericolo di scoperto (cioè quando viene emesso senza una adeguata copertura di fondi). La banca controlla la disponibilità del traente, verificandone direttamente il conto corrente, accantonando le somme per il beneficiario, oppure ricevendo il contante direttamente dal traente, in attesa che l’assegno sia incassato.

Quindi la banca emette assegni circolari anche per traenti che non siano propri clienti. Ma come si procede al deposito dell’assegno circolare? Per garantire il suo pagamento la banca che lo emette deve compiere alcuni passaggi, versando una cauzione presso la Banca d’Italia per la copertura di ogni assegno circolare emesso.

La richiesta di pagamento dell’assegno circolare può avvenire presso qualsiasi sportello o agenzia della banca emittente, entro 30 giorni dalla data di emissione. La banca prima del pagamento identifica il beneficiario. Se la banca rifiuta il pagamento il beneficiario può agire in regresso nei confronti di chi ha fatto emettere l’assegno circolare, ma può farlo entro i 30 giorni dalla data di emissione.

Inoltre il beneficiario dell’assegno ha 3 anni di tempo per richiedere il rimborso dell’assegno circolare dalla banca che lo ha rifiutato. Trascorsi i 3 anni c’è la prescrizione. Mentre gli importi degli assegni circolari non riscossi entro i 3 anni, possono essere recuperati da chi ha richiesto l’emissione.

Impostazioni privacy