Banca trattaria: cos’è e a cosa serve

Ad oggi che le movimentazioni bancarie sono regolate online si fa sempre più strada la banca trattaria: ecco cos’è

Da alcuni anni a questa parte hanno preso sempre più piede, anche per obblighi di legge, i pagamenti elettronici. Parliamo di transazioni che sono effettuate con le carte di credito, con bonifici o assegni: per effettuare queste operazioni basta avere una connessione internet e, ovviamente, un conto corrente.

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banca trattaria cos’è (Pensioniora.it)

E’ proprio in questo scenario contrassegnato dalla tecnologia che si fa sempre più strada la banca trattaria. Prima di spiegare cos’è questa banca e a cosa serve specifichiamo che, per pagare con un assegno entrano in gioco tre soggetti: debitore, ovvero il traente, il creditore, ovvero il beneficiario e la banca.

Banca trattaria: ecco a cosa serve

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banca trattaria cos’è (Pensioniora.it)

Quando firmiamo un assegno, quindi, il traente non fa altro che ordinare alla propria banca di pagare una certa somma di denaro ad un’altra persona che, per ritirare i soldi, dovrà recarsi in banca munito dell’assegno. La banca trattaria è l’istituto di credito che deve materialmente eseguire il pagamento a favore del beneficiario dell’assegno, utilizzando il denaro del traente, cioè del suo cliente.

Per poter emettere un assegno, infatti, occorre che ci sia un accordo tra il correntista e il suo istituto di credito. Il correntista è legittimato ad ordinare alla banca di pagare a favore del soggetto beneficiario e la banca esegue l’azione.

Come ben sappiamo esistono varie problematiche che riguardano gli assegni: un assegno può essere, ad esempio, non trasferibile e questo accade tutte le volte in cui il prenditore non può girarlo a favore di altri ma solo incassarlo. L’assegno, quindi, in questo caso non può circolare.

Se l’assegno risulta essere invece scoperto, allora la banca trattaria non può pagare il beneficiario dal momento che il traente non ha soldi a sufficienza. Al contrario un assegno circolare, emesso direttamente dalla banca, non potrà essere mai scoperto dal momento che se il traente non avesse fondi a sufficienza, la banca ne rifiuterebbe l’emissione.

Quindi, se da una parte l’assegno “tradizionale” o “bancario” non è una garanzia di pagamento, l’assegno circolare è sicuro in quanto è l’istituto di credito stesso, su ordine del cliente, a emetterlo, previa verifica della disponibilità di fondi.

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