Aumento delle pensioni: ci sono esclusioni molto gravi

Arrivano notizie non proprio buone per una categoria di pensionati che dovrebbe essere particolarmente aiutata dallo Stato

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pensioni (Foto Adobe)

Il Dl Aiuti bis, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 4 agosto, porta delle novità per quanto riguarda le pensioni. A partire dal 1°ottobre, infatti, ci sarà la rivalutazione degli assegni pensionistici, ovvero la perequazione, per adeguare le stesse pensioni all’inflazione ormai galoppante.

L’Istat ha infatti registrato, a giugno, un tasso di inflazione che ha raggiunto l’8%, cosa che non si verificava dal 1986. Nei prossimi mesi le cose potrebbero non migliorare a causa dei rincari dovuti alla guerra tra Russia ed Ucraina che potrebbe provocare un ulteriore aumento per le tasche degli italiani.

Pensioni, queste persone non riceveranno un aumento ad ottobre

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pensioni soldi (Foto Adobe)

Proprio attraverso il Dl Aiuti bis che lo Stato ha deciso di correre incontro ai pensionati anticipando la quota di rivalutazione delle pensioni a partire dal 1° ottobre 2022 e non da gennaio 2023. L’aumento riconosciuto sarà pari ad un totale del 2,2%, anche se non riguarderà tutti i pensionati.

La perequazione si applica a tutte le pensioni erogate dalla previdenza pubblica, dalle gestioni dei lavoratori autonomi, dalle gestioni sostitutive, esonerative e esclusive e da quelle integrative o aggiuntive. Investe sia le pensioni dirette che quelle ai superstiti e si calcola ogni anno a gennaio sulla base dell’indice FOI registrato l’anno precedente.

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L’importo dell’aumento non è uguale per tutti i pensionati ma vari in base all’importo della pensione e si dividono in fasce diverse calcolate in relazione al trattamento minimo di pensione. Se la pensione è più alta allora la percentuale dell’aumento sarà decrescente, viceversa le pensioni più basse avranno un aumento più considerevole.

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Come detto non tutti riceveranno questo aumento: ad essere esclusi dal cumulo perequativo saranno le prestazioni a carattere assistenziale e quelle di accompagnamento alla pensione, le pensioni di vecchiaia in cumulo a formazione progressiva, le pensioni a carico del fondo clero ed ex ENPAO.

Resta dunque l‘amarezza per tutti coloro che già devono affrontare diverse difficoltà nella vita e percepiscono la pensione assistenziale e di accompagnamento. Gli ultimi dovrebbero essere i primi ad essere aiutati ed invece non è così.

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