Pensioni INPS: le soluzioni per andarci senza contributi

In caso di mancato versamento dei contributi necessari è possibile raggiungere una pensione

pensione reversibilità
pensione (Foto Pixabay)

Il sistema contributivo italiano si basa sui contributi che il cittadino ha versato nell’età lavorativa. Il calcolo viene poi effettuato in base agli anni di contribuzione e alla quantità erogate presso le casse di previdenza. Il metodo di calcolo in vigore dal 2012 è quello contributivo che non fa riferimento alla media degli ultimi stipendi incassati.

Il sistema prevede in caso di mancato versamento dei contributi  delle pensioni da assegnare anche se di importi ai limiti della soglia di povertà. Per coloro che non hanno versato contributi è previsto un assegno sociale, che fino al 2011 veniva definito “pensione sociale”.

Pensioni, c’è l’assegno sociale senza i contributi

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(Foto Adobe)

Esso corrisponde ad una prestazione economica, erogata a domanda, disponibile per cittadini italiani e stranieri in condizioni economiche disagiate e con redditi inferiori alle soglie previste dalla legge. L’importo dell’assegno sociale per l’anno 2022 è pari a 468,11 euro per 13 mensilità.

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Oltre all’assenza di contributi, si ottiene l’assegno sociale se non si superano i seguenti parametri reddituali: il limite di reddito è pari a 6.085,43  euro annui e  12.170,86 euro, se il soggetto è coniugato. L’assegno sociale non viene erogato se l’anziano si trasferisce all’estero. Inoltre, non è prevista la reversibilità per i coniugi o i familiari dei percettori dell’assegno sociale.

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Coloro che, invece, hanno versato soltanto 5 anni di contributi possono accedere alla pensione contributiva ma al compimento di 71 anni di età e non 67. Gli over 70 poi, possono ricevere l’integrazione alla pensione fino al valore che equivale al vecchio milione di lire. Ogni 5 anni di contributi versati può accorciare di un anno il requisito anagrafico.

In linea generale per ottenere la pensione ordinaria sono necessari 20 anni di contributi e 67 anni di età. Poi ci sono diversi interventi che permettono di uscire ad un’età più bassa dei 67 come Opzione donna, Ape sociale, Quota 102 ma sono tutte norme che sono in scadenza nel 2022 e il cui futuro è incerto.

 

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