Permessi e legge 104 per genitore anziano: come richiederli

Permessi e legge 104 per chi deve assistere un genitore anziano: cosa bisogna fare e chi può chiedere di assentarsi dal lavoro

Permessi e legge 104
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La Legge 104 del 1992 tutela i diritti di coloro a cui è stato riconosciuto un grado di handicap. La si può definire forse una delle più democratiche e costituzionali visto che percepisce in pieno il diritto di aiutare chi ha maggiormente bisogno. Prevede benefici molto importanti a livello lavorativo anche per i cosiddetti caregiver, ossia i familiari che assistono il proprio congiunto disabile.

Il fine della legge è quello di garantire al soggetto in questione la cura e l’assistenza necessaria per una vita dignitosa. Allo stesso modo dà anche ai caregiver gli strumenti gusti che consentono di conciliare il lavoro con la cura del disabile. Può infatti chiedere tanti permessi, vediamo come.

Permessi e legge 104: le regole per le agevolazioni sul lavoro

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Un esempio di un diritto riconosciuto per l’assistenza sono i 3 giorni di permesso mensile che dallo scorso 13 agosto possono richiedere anche più familiari. Per poterne fruire è necessario presentare apposita domanda all’Inps in autonomia sul portale dell’Istituto o tramite il contact center oppure, in alternativa, attraverso patronato.

La copia della domanda il caregiver la deve consegnare al proprio datore di lavoro. Come fare, ad esempio, per chiedere il congedo retribuito per un genitore anziano?

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Parliamo di un beneficio importantissimo visto che consente di assentarsi chi deve assistere l’invalido per un massimo di 24 mesi. La copertura contributiva è pari all’ultimo stipendio base.

Anche in questo caso bisogna presentare domanda all’Inps, informando sempre anche il datore di lavoro. L’indennità è pagata dall’Inps ma l’azienda presso cui si lavora deve organizzarsi per la sostituzione del dipendente nel periodo in oggetto.

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Nel caso del congedo straordinario, però, a poter fruire del beneficio è un solo familiare per volta pur se resta sempre garantito il diritto da parte dei diversi familiari richiederne vari spezzoni. Il richiedente di turno deve essere convivente con il disabile e essere titolare del diritto di fruizione in base al vincolante ordine di priorità familiare.

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