Arriva il bonus fiere: come funziona e chi può fare domanda
Pronti fino a 10.000 euro per partecipare alle manifestazioni fieristiche nazionali e internazionali
In attesa delle elezioni politiche e della formazione del nuovo parlamento e del governo che ne sarà l’espressione l’attuale esecutivo rimane al lavoro per gli affari correnti. Tuttavia, a causa delle difficili vicende internazionali e della particolare situazione economico finanziaria causata dall’inflazione, il governo Draghi può approvare decreti di necessità e urgenza inerenti i settori critici come energia, inflazione, guerra.
Infatti si lavora già ad un decreto Aiuti ter dopo l’approvazione del decreto bis dello scorso agosto, appena un mese fa. Molti strumenti, in realtà, sono già in piedi ma hanno bisogno dei decreti attuativi per diventare operativi. Tra le iniziative già previste da tempo e che sono in procinto di partire c’è quella relativa al bonus fiere.
Bonus fiere, pronti 10.000 per le imprese
Si tratta di una misura di sostegno per le imprese che intendono partecipare alle fiere. Lo Stato mette a disposizione per queste aziende fino a 10.000 euro per coprire le spese necessarie per partecipare alle fiere. Lo strumento permette anche di stimolare un settore come quello fieristico che durante la pandemia è stato profondamente colpito. Le domande partiranno venerdì 9 settembre.
hanno una sede operativa nel territorio nazionale e sono iscritte e attive al Registro delle imprese della camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura
hanno ottenuto l’autorizzazione a partecipare a una o più delle manifestazioni fieristiche internazionali di settore individuate dalla norma istitutiva dell’intervento agevolativo;
hanno sostenuto o devono sostenere spese e investimenti per la partecipazione a una o più delle manifestazioni fieristiche internazionali di settore individuate dalla norma istitutiva dell’intervento agevolativo;
non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento
non sono destinatarie di sanzioni interdittive
non hanno ricevuto altri contributi pubblici per le stesse finalità