Ultimissime sulle Pensioni: a gennaio sarà stangata per molti

A partire da gennaio 2023 molti pensionati potrebbero avere una vera e propria stangata sull’assegno pensionistico

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pensioni soldi assegno (foto Adobe)

Mancano ormai pochi mesi alla fine dell’anno e il nuovo governo, guidato da Giorgia Meloni, ha poco tempo per poter varare una nuova Riforma Pensioni. Quello delle pensioni è da sempre, in Italia, un tema molto caldo che è diventato bollente in questi ultimi mesi. Dopo Quota 100 e Quota 102 che scadrà il 31 dicembre 2022 serve infatti una nuova misura per lasciare il mondo del lavoro.

Se ciò non dovesse accadere si ritornerebbe alla Legge Fornero che prevede il pensionamento a 67 anni di età. Si tratta di una misura che in molti vogliono evitare ma, come detto, il tutto è nelle mani del nuovo governo Meloni. Intanto a gennaio tantissimi pensionati riceveranno una vera e propria stangata. Ecco il motivo.

Pensioni, ecco cosa potrebbe accadere da gennaio 2023

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pensioni soldi assegno (foto Adobe)

Sin dai giorni della campagna elettorale che Giorgia Meloni ha pensato di introdurre al più presto la pensione anticipata che prevede l’uscita dal mondo del lavoro tra i 58 ed i 59 anni con 35 anni di contributi e ricalcolo dell’assegno in modo interamente contributivo. Questa idea, però comporterebbe ad un taglio dell’assegno pensionistico fino ad un terzo.

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Questo taglio è dovuto al fatto che si esce prima dal mondo del lavoro e per il ricalcolo dell’assegno. Quindi se da una parte gli italiani potranno lasciare prima il mondo del lavoro, dall’altro lato, invece, avranno l‘assegno pensionistico ridotto di un terzo. L’idea della Meloni è molto simile a quella di “Opzione Tutti” di Mario Draghi.

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Spiegato in altre parole la nuova Riforma Pensioni del governo Meloni potrebbe permettere di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro e trascorrere più anni in pensione ma, allo stesso tempo, si pagherebbe una penalità, ovvero la riduzione dell’assegno, in linea con il principio di equità verso le nuove generazioni.

Come detto, la nuova Riforma Pensioni sarà necessaria se si vuole evitare il ritorno alla Legge Fornero nel 2023. Si tratta di una opzione che non renderebbe felice nessuno dal momento che lasciare il mondo del lavoro a 67 anni e con 20 anni di contributi significherebbe non godere a pieno della pensione.

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