Se volgiamo donare dei soldi ai nostri figli tramite bonifico bancario dovremo rispettare una semplice regola
Al giorno d’oggi fare un bonifico bancario è diventata la normalità. Sono milioni gli italiani che ogni giorno, per i più svariati motivi, si collegano sul sito della propria banca o direttamente tramite App per inviare bonifici o, in altri casi, vedere se gli sono arrivati. Capita poi di continuo che sono i genitori a fare dei bonifici ai figli.
Questo accade ad esempio quando i genitori vogliono regalare dei soldi ai figli come regalo di compleanno, di laurea, per un viaggio, per acquistare un’auto o per aiutarli con le rate del mutuo. Insomma spesso i genitori sostengono le spese dei figli proprio tramite dei bonifici – regali. Attenzione però perché in alcuni casi si rischiano guai con il Fisco.
Che sia per un regalo una tantum o per sostenere delle spese fisse dei figli, i genitori spesso effettuano dei bonifici sul conto corrente dei loro figli. Quando effettuiamo una operazione del genere dobbiamo prestare molta attenzione ai controlli del Fisco, soprattutto se non rispettiamo delle semplici regole.
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La prima cosa che il Fisco fa è quella di controllare le somme versate. Se si tratta di piccole somme di sole qualche centinaia di euro, allora non ci saranno assolutamente problemi. Se invece le cifre iniziano a raggiungere cifre superiori che toccano anche le migliaia di euro, allora bisognerà fare particolare attenzione.
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Ci sono infatti delle norme ben precise antiriciclaggio a cui prestare attenzione. Nonostante il fatto che la donazione di un genitore sia una operazione consentita per legge, il Fisco può anche riservarsi l’appropriata attività di controllo per evitare che ci siano, dietro il bonifico, degli illeciti come un giro di denaro a nero.
Per evitare guai con il Fisco nel caso di un bonifico genitore – figlio, il consiglio è sempre quello di indicare la causale del versamento che può essere anche “regalo di..” o “aiuto spese del mutuo” o ancora “pagamento rata auto o affitto”. Omettendo la causale, in caso di controllo, il figlio deve dimostrare che si tratta di una donazione, esente da ogni sorta di tassazione, eccetto che per cifre consistenti.