Pensione di reversibilità e RdC insieme, si può? | La risposta

Ecco cosa prevedono le norme della previdenza sulla cumulabilità delle due misure da parte dei familiari. Cosa dice a norma

pensione di reversibilità e rdc cumulabili
Reversibilità e RdC (Foto Adobe)

Un evento come quello di un lutto, quando sopraggiunge all’interno di un nucleo familiare, produce un improvviso insieme di cambiamenti che riguardano tanto la sfera – comprensibilmente – affettiva, quanto la sfera economica. In presenza di beni da dividere, la scrittura olografa di un testamento è fondamentale per indirizzare le quote in base le volontà del deceduto verso soggetti non in linea diretta o terzi.

Nell’ambito strettamente familiare, la normativa è in grado di gestire la proporzione dell’eredità tra i diversi membri, in rapporto al numero di essi e alla priorità della linea diretta con il defunto. Se poi il de cuius ha percepito un trattamento pensionistico INPS, una parte della quota, a percentuali variabili a seconda del numero di componenti, verrà destinata proprio ai familiari. Si tratta della cosiddetta pensione di reversibilità.

Pensione di reversibilità e RdC insieme, attenzione all’importo della pensione

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Reversibilità e RdC (Foto Adobe)

La condizione per la quale i familiari superstiti beneficino della quota pensionistica del defunto è quella di essere stati a suo carico e di vivere uno stato di non autosufficienza economica. Dunque l’INPS destina la pensione di reversibilità in primis al coniuge, sia esso sposato, coniugato civilmente o divorziato (purché non sia convolato a nuove nozze e sia titolare di assegno divorzile).

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Proseguendo, la priorità spetta altresì ai figli in presenza o in assenza della madre (o se si tratti di figlio unico o di più figli), cui variano rispettivamente le aliquote di reversibilità. I figli, inoltre, godono del presente trattamento fino al compimento del 21° anno di età (senza limiti anagrafici se i figli sono disabili). Nel caso non vi siano coniugi né figli, la pensione viene trasmessa ad eventuali fratelli e sorelle, se non addirittura ai genitori del defunto, a patto – anche loro – che siano stati a suo carico.

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Se tutti questi soggetti superstiti percepiscono contestualmente il Reddito di Cittadinanza, possono comunque beneficiare della pensione di reversibilità. Esse, infatti, sono misure cumulabili ma devono rispettare alcuni criteri. L’assegno mensile relativo alla pensione di reversibilità non deve toccare i 780 euro. Sotto tale soglia, per legge viene riconosciuta l’integrazione economica.

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