Cosa devi sapere se sei pensionato e vai all’estero

I pensionati residenti all’estero devono ricordare ogni anno la compilazione di un certificato molto importante da inviare in Italia

Pensionato estero rischia di perdere la pensione
Pensionati (Foto Pixabay)

Sono sempre più i pensionati italiani che decidono di passare la terza stagione della vita all’estero. Complice anche lo stato di salute mediamente migliore, gli over 60 e over 65, soprattutto di fascia di reddito medio – alta, sono consapevoli di poter scegliere il proprio futuro senza argini o doveri, e dunque decidere la propria residenza dove più li aggrada. Di conseguenza percepiscono una pensione italiana con residenza all’estero. La fomalizzazione della residenza all’estero è findamentale per continuare a godere dei diritti italiani, quale ad esempio la possibilità di esprimere il voto.

Chi vive all’estero riceve la pensione ovviamente come accredito su conto corrente bancario. Con la spinta digitale della pubblica amministrazione anche i cedolini pensionistici e tutte le prestazioni possono essere monitorate da remoto, senza necessità di recarsi presso gli uffici fisici. Nel caso in cui servano certificati cartacei o altri documenti che richiedano la presenza, ci si può rivolgere al consolato italiano più vicino, presente in tutte le parti del mondo.

Pensionati all’estero, il certificato di esistenza in vita

Pensionato estero rischia di perdere la pensione
Pensionati (Foto Pixabay)

L’unico vincolo fondamentale che si aggiunge ai pensionati che risiedono all’estero è che ogni anno devono inviare all’INPS il certificato di esistenza in vita. La pensione viene erogata fino a che il titolare è in vita. Dato che risiede all’estero, in caso di morte potrebbero esserci maggiori difficoltà a far arrivare prontamente la comunicazione in Italia di modo che l’INPS interrompa la prestazione pensionistica. Per cui, per evitare che venga erogata indebitamente la pensione, ogni anno il pensionato residente all’estero deve inviare il certificato di esistenza in vita.

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Il pensionato residente all’estero riceve ogni anno il plico con le istruzioni sulla compilazione del certificato, a cui si deve allegare copia della carta d’identità e due fototessere. A seguire il certificato dovrà essere autenticato da un funzionario di ambasciata o consolato italiano, e spedito presso la banca segnalata dall’INPS nelle istruzioni. Se il pensionato dimentica di inviare questo certificato, la pensione potrebbe essere sospesa. La scadenza per l’invio del documento è segnalata nel plico spedito dall’INPS stessa.

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