E’ questa la prima età pensionabile per le donne

Quando possono andare in pensione le donne, ecco le novità introdotte dall’esecutivo nella manovra di bilancio presentata in Consiglio di Ministri

Pensione donna età
Pensione donna (Foto Unsplash)

Uno dei temi più spinosi che il nuovo governo si trova ad affrontare è certo quello della riforma delle pensioni. La contrarietà delle forze di maggioranza alla sistemazione Fornero del sistema pensionistico ha determinato una serie di provvedimenti orientati a confermare parzialmente alcuni ritocchi alle pensioni già effettuati precedentemente.

In particolare, sono state confermate l’Ape sociale e Opzione Donna, pur se con qualche modifica. Per il resto è stata introdotta quota 103 che consentirà di andare in pensione con 41 anni di contribuzione e 62 anni di età anagrafica. Prevista anche la decontribuzione del 10 per cento per chi decide di restare al lavoro.

Qual è l’età della pensione per le donne con l’attuale sistemazione

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Opzione donna (Foto Unsplash)

Come detto, la finestra che consente alle donne di andare in pensione in anticipo resterà ancora per un anno, nelle previsioni del governo. Ma sono previste alcuni cambiamenti rispetto alla formula precedente. Le novità introdotte sono intanto l’equiparazione del requisito anagrafico per le lavoratrici autonome e le dipendenti.

Restano inalterati i 35 anni di contributi minimi richiesti. È stato introdotto invece un parametro familiare che si intergra al requisito anagrafico. Nello specifico ecco quali sono:

  • 58 anni con due figli,
  • 59 anni con un figlio,
  • 60 anni negli altri casi.

L’assegno dovrà essere calcolato completamente con il sistema contributivo che comporta comunque riduzioni pari al 30 per cento rispetto a quello retributivo. Inoltre continuano ad essere escluse da questa possibilità di anticipo della pensione le lavoratrici iscritte alla gestione separata e le donne che per raggiungere tale minimo contributivo devono effettuare il cumulo dei versamenti in questa gestione.

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Per raggiungere i 35 anni si possono sfruttare i permessi della legge 104, i periodi di mobilità o di cassa integrazione, quelli di maternità obbligatoria, il riscatto del congedo parentale e i versmaneti effettuati volontariamente. Tali modifiche potrebbero diventare strutturali dal 2024, ma al momento rappresentato l’opportunità migliore di fuoriuscita dal mondo dl lavoro per le donne.

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Queste sono sostanzialmente le condizioni attuali che andranno a regime dal 1° gennaio del prossimo anno. Non resta che sfruttarle in attesa di ulteriori risistemazioni complessive del sistema pensionistico.

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