Come controllare se risulti come cattivo pagatore

In alcuni casi, quando ci si vede rifiutare la concessione di un credito, il motivo è quello di essere un cattivo pagatore: come controllare se ciò è vero

come controllare se si è un cattivo pagatore
(Adobe Stock)

Essere cattivi pagatori implica una situazione molto spiacevole, poiché preclude la possibilità in futuro di vedersi accettati finanziamenti o nuovi prestiti. È anche vero che, seppur in rare occasioni, si è cattivi pagatori in maniera del tutto incosciente per qualche ritardo o errore. È il caso di chi, pagando con bollettini cartacei, ha saltato erroneamente una o più rate pur essendo in genere regolare con i pagamenti.

Per chi non lo sapesse, comunque, rientra nei cattivi pagatori chi non ha rimborsato una o più rate di un credito, che sia per negligenza o difficoltà economiche. C’è anche un modo per non rientrare più in questa cerchia negativa e lo si può fare con la cancellazione dei dati Crif, ma per fare ciò bisogna rivolgersi alla finanziaria o alla banca.

Così controlli se sei un cattivo pagatore

centrale rischi banca d'italia
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Controllare se si è cattivi pagatori non è proprio immediato o, meglio, non è un’informazione che si può controllare in maniera del tutto autonoma e rapida. Per avere informazioni sullo stato di pagatore ci si deve, infatti, rivolgere all’intermediario che ha disposto il finanziamento o alla Centrale Rischi della Banca d’Italia. Quest’ultima è una grossa base dati che, però, contiene solo le info fornite dagli intermediari che aderiscono alla stessa. Molte società, infatti, essendo private non sono soggette a supervisione o regolamentazione da parte della Banca d’Italia.

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Il servizio della Centrale Rischi è gratuito ed a disposizione di persone fisiche e giuridiche. Per accedere ai proprio dati, però, bisogna inoltrare una richiesta specifica attraverso la piattaforma ‘Servizi online’, cliccando sull’opzione ‘Richiedi dati’. Successivamente ci si può identificare o con lo SPID o con la CNS o, in alternativa, inviando richiesta cartacea apposita o via PEC. Il consiglio è di fare questo passaggio prima di richiedere un prestito o finanziamento, onde evitare spiacevoli sorprese o figure.

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