Lavoro e RdC insieme, novità 2023 | In questo caso si può

Il reddito di cittadinanza potrebbe diventare compatibile con il lavoro, anche se il decreto deve essere ancora ufficializzato

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Reddito cittadinanza (Foto Pixabay)

Chi percepisce il reddito di cittadinanza è piuttosto spaventato dall’aria che tira con il nuovo Governo Meloni. Dalla parte dell’attuale premier infatti, riecheggiano le voci che si sono sentite urlare durante la campagna elettorale, solo con un tono più sommesso e conciliatorio. Il reddito di cittadinanza, che come promesso agli elettori della destra sarebbe dovuto essere eliminato, verrà ridiscusso seriamente. Questo avverrà in concomitanza con l’approvazione della Legge Bilancio di fine anno. Nel frattempo la Meloni fa sapere che probabilmente saranno esclusi dal beneficio tutti coloro che hanno età occupabile, ovvero dai 18 ai 59 anni, e forse anche 65.

Escludendo ovviamente chi ha invalidità accertata e dunque è inabile all’attività lavorativa. A quanto pare, soprattutto da quanto riporta il Sole 24Ore, potrebbero arrivare presto, in attesa di sapere che fine farà la misura di politica attiva, delle importanti novità sulla compatibilità reddito di cittadinanza e lavoro.

Reddito di cittadinanza e lavoro, al via per gli stagionali

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Reddito cittadinanza (Foto Pixabay)

Come modalità iniziale, forse per uno scivolo più morbido verso l’eliminazione del reddito di cittadinanza, sembra che ci sarà la possibilità per i beneficiari di svolgere contemporaneamente attività lavorativa. Nello specifico stagionale, dunque precaria, e per un compenso massimo totale di 3.000 euro.

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Il Sole 24Ore ne parla così: “Secondo la relazione tecnica sono 404mila i nuclei familiari interessati dalle nuove regole, rispetto a poco più di 1 milione di nuclei percettori (dunque 635mila non sarebbero toccati). Il lavoro stagionale sarà compatibile con il RdC entro 3mila euro e i percettori dovranno essere inseriti nei Progetti di pubblica Utilità dei Comuni”.

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Dunque l’impianto iniziale che voleva attraverso il reddito di cittadinanza e le politiche attive del centro per l’impiego – praticamente inesistente come i navigator – trovare mansioni che fossero alla pari delle competenze dei beneficiari del sostegno economico si sta ancora di più disgregando. Ed a farne le spese saranno certamente i beneficiari che con i famosi 3.000 euro stagionali potranno forse tenere duro per la stagione successiva, per poi ripiombare nel buio della disoccupazione.

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