Cartelle esattoriali di oltre 10 anni fa annullate | Controlla subito

Novità per i contribuenti alla prese con le cartelle esattoriali, cosa verificare per ottenere lo stralcio

Cartelle esattoriali condono
Cartelle esattoriali (Foto Adobe)

Con l’inizio della nuova legislatura sono iniziate le discussioni nella maggioranza per contretizzare gli obiettivi della campagna a elettorale. Tra gli altri traguardi da raggiungere sicuramente c’è la riforma fiscale con una serie di proposte cha vanno dalla flat tax alla riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori e le imprese.

Uno dei punti fermi e tradizionali della politica del centrodestra in tema di interventi tributari è sicuramente il condono che si inserisce, questa volta, in una serie di interventi che dovrebbero, nelle intenzioni del governo, portare a una sostanziale trasformazioni dei rapporti tra cittadini e Fisco. Ma le decisioni devono tenere d’occhio i conti pubblici e i vincoli internazionali di bilancio che lasciano spazi esigui di manovra.

Che cosa cambia per le cartelle esattoriali

Cartelle esattoriali condono
Cartelle esattoriali (Foto Adobe)

Come detto uno dei primi interventi è sulla cosiddetta pace fiscale. Cioè sulla sostanziale cancellazione delle cartelle esattoriali fino a 1000 euro che vanno in un arco temporale dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. La cancellazione riguarda il debito fiscale vero e proprio, quanto la sanzione amministrativa e gli interessi maturati. A essere cancellate dunque saranno vecchie pendenze di entità non troppo rilevante.

Spesso che risulatno di difficile riscossione per lo Stato. Oltre tutto con costi di mantenimento della posizione debitoria più elevati della cancellazione stessa. Questo almeno quanto sostenuto dai promotori dell’iniziativa. Il governo intende proseguire con la politica di un sostanziale condono per i debiti di piccola entità o quantomeno con una tregua o pace fiscale con i contribuenti.

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Si parla infatti di decisioni in tal senso anche per le cartelle esattoriali emesse successivamente al dicembre 2015 e fino al 30 giugno del 2022, con importi anche superiori ai 1000 euro. Per questi debiti i contribuenti dovrebbero pagare esclusivamente l’imposta senza sanzioni e interessi. E le somme potrebbero essere rateizzate fino a 60 quote nell’arco temporale di 5 anni.

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Si tratterebbe di un vero proprio condono fiscale, una scelta che farebbe molto discutere anche per le ripercussioni sui conti pubblici e per una questione di equità fiscale tra i cittadini. Comunque al momento non ci sono decisioni definitive, in attesa della Legge di Bilancio nella sua versione definitiva.

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