Busta paga | Troverai questo aumento nel 2023

Le buste paga dei lavoratori dipendenti aumenteranno a partire dal 2023: ecco a quanto ammontano gli aumenti

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aumenti busta paga 2023 (Foto Pixabay)

Sono in arrivo buone notizie per alcuni lavoratori dipendenti: a partire dal 2023 molti di loro troveranno un aumento in busta paga. L’aumento è dovuto al taglio al cuneo fiscale: la nuova Legge di Bilancio del governo Meloni ha confermato infatti la riduzione di due punti del cuneo già varata dal governo Draghi per redditi fino a 35mila euro.

Con la nuova Manovra, a partire dal 2023, riceveranno soldi in più in busta paga solo i lavoratori dipendenti ma con redditi lordi fino a 20 mila euro. Questo significa che chi ha un reddito compreso tra 20mila e 35mila euro non avrà incrementi mentre chi ha redditi al di sotto di 20mila euro avrà un ulteriore taglio di un punto sulla quota destinata ai contributi.

Busta paga: ecco di quanto aumenteranno nel 2023

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aumenti busta paga 2023 (Foto Pixabay)

Rispetto alla precedente manovra del governo Draghi, questa volta gli incrementi sono più sostanziosi anche se modesti. I lavoratori che hanno una retribuzione di 10mila euro lordi avranno un vantaggio fiscale di 6,4 euro al mese; per chi ne guadagna 15mila di quasi 10, mentre chi ha un reddito di 20mila euro ne riceverà 11 in più. Le stime sugli aumenti sono state calcolate da il Sole 24Ore.

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Per quanto riguarda invece tutti coloro che hanno uno stipendio dai 20mila ai 35mila euro questi non riceveranno nessun aumento in busta paga. Nonostante ciò rispetto al 2021 il taglio del cuneo fiscale approvato dal governo Draghi ha prodotto negli ultimi mesi del 2022 un beneficio di poco più di 27 euro mensili e di poco più di 329 euro all’anno per le retribuzioni di 25mila euro.

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Le cose andranno invece meglio per i dipendenti che lavorano nel pubblico dal momento che la Legge di Bilancio ha stanziato un miliardo di euro “da destinare all’erogazione, nel solo anno 2023, di un emolumento accessorio una tantum, da corrispondere per tredici mensilità, da determinarsi nella misura dell’1,5 per cento dello stipendio lordo”.

Anche in questo caso il Sole 24 Ore ha stimato degli aumenti che vanno da un minimo di 21 euro al mese per coloro che hanno i redditi più bassi, ad oltre 70 euro per i dirigenti che sono collocati nelle fasce retributive più alte.

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