Condizionatori | Gli errori che ti costano più soldi in bolletta

La cattiva gestione dell’apparecchio può fare la differenza sui consumi che finiscono nella fattura energetica. Di cosa si parla

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Condizionatore (Foto Adobe)

La crisi energetica che sta mettendo in difficoltà i bilanci di numerose famiglie e la vita di un gran numero di pensionati, ha il suo fulcro drammatico, come è noto, nel recapito delle bollette delle utenze. Queste ultime, colpite dagli esorbitanti rincari, hanno subito gli effetti della galoppante corsa dell’inflazione, che oltre all’aumento generalizzato sui prezzi dei beni di consumo, ha toccato per l’appunto gas ed elettricità.

L’iniziativa dettata dall’ultima manovra di bilancio darà dal 1° gennaio prossimo un contributo di contrasto all’impoverimento dei nuclei familiari causato dai costi energetici. Tale politica verterà, da un lato, alla proroga di sei mesi sul distacco delle utenze verso i contesti familiari dove le fatture delle utente domestiche sono rimaste inevase per problemi economici; in tal modo, non si rischierà di restare nel freddo delle proprie case in pieno inverno. Dall’altro lato, è stato innalzato il tetto reddituale ISEE per beneficiare dei cosiddetti “bonus bollette” (con particolari vantaggi per le famiglie numerose).

Condizionatori, le cattive abitudini che aumentano i consumi

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Condizionatori (Foto Unsplash)

Nel corso dell’anno che sta volgendo al termine, molti italiani hanno approfittato dei bonus fiscali per ricercare delle alternative alle classiche modalità di riscaldamento; in sostanza, per abbassare i consumi e dunque gli importi delle bollette. Pertanto una delle scelte è stata rappresentata dall’installazione dei pannelli solari su balconi e terrazzi. Altri invece hanno optato per l’acquisto delle stufe a legna o a pellet (rigorosamente ad alta efficienza energetica).

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Altri ancora hanno più modestamente installato i pannelli termoriflettori sul lato posteriore dei termosifoni là dove le pareti sono più sottili della casa (e dunque, con grave dispersione dell’energia), ossia sotto le finestre. Tra i correttivi collaterali per arginare i costi in bolletta vi è l’adozione di comportamenti responsabili e sostenibili verso l’uso degli stessi elettrodomestici, i cui più “classici” sono proprio gli apparecchi che consumano maggiore elettricità: la lavastoviglie, il frigorifero, la lavatrice, il forno elettrico, l’asciugacapelli. E in ultimo, ma non ultimo, il più esoso: il condizionatore.

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Evocato per la sua ampia condotta estiva, il condizionatore è spesso utilizzato anche come impianto di riscaldamento e di deumidificazione durante il periodo invernale. Con esso, il contatore della luce, aumenta notevolmente la sua corsa. Quindi, bisogna fare attenzione a non commettere alcuni errori, tra i quali: quello di installare l’impianto di condizionamento in una stanza poco utilizzata e non sufficientemente isolata termicamente, nonché di tenerlo spesso acceso quando questa è vuota; quello di attivarlo con temperature esterne troppo rigide: sia l’attività di riscaldamento che la funzione per deumidificare comporteranno maggiore utilizzo di potenza. Un altro aspetto che richiede responsabilizzazione è la manutenzione: una corretta pulizia degli split, dei filtri e delle altre componenti interne fa sì che il funzionamento comporti un dispendio minore di energia.

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