Pensione invalidità 2023, platea allargata? | Chi può rientrare

Possibile l’allargamento della platea dei percettori della pensione d’invalidità, ecco chi potrebbe beneficiare

Pensioni invalidità platea
Pensioni invalidità Inps (Foto Adobe)

Ci sono delle notizie importanti per i beneficiari di pensione di invalidità Inps, a partire dal prossimo anno infatti in virtù della rivalutazione annua (la cosiddetta perequazione) gli assegni subiranno degli incrementi mensili. L’incremento previsto è del 7,3 per cento in base al rialzo del costo della vita registrato dall’Istat.

Non solo, con il ritocco previsto per la rivalutazione saranno modificati anche i limiti reddituali per accedere alle prestazioni, con l’effetto di allargare la platea dei possibili beneficiari delle misure assistenziali e pensionistiche. Va ricordato che l’aumento degli assegni terrà conto anche dell’anticipo del 2 per cento già ricevuto da molti pensionati in questi mesi, compresi i titolari di pensione di invalidità. Quindi l’incremento dell’assegno effettivo sarà del 5,3 per cento.

Chi potrà beneficiare dei nuovi limiti della pensione di invalidità

Pensioni invalidità platea
Pensioni invalidità Inps (Foto Adobe)

Si deve aggiungere che se l’aumento del tasso di inflazione nei primi mesi del 2023 sarà maggiore alla rivalutazione (come appare molto probabile), a partire dal 2024 sarà versato anche il conguaglio comprensivo del pagamento di tutti gli arretrati per ogni quota mensile. Per alcune prestazioni relative all’invalidità attualmente non sono previste delle limitazioni di tipo reddituale. Per esempio per l’indennità di accompagnamento (in favore di inabili e ciechi assoluti), per la pensione erogata agli affetti da morbo di Cooley, da talassemia e da drepanocitosi.

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In questo caso non ci saranno modifiche, oltre gli aumenti per gli aventi diritto dei trattamenti Inps. Ma la novità è per le prestazioni alle quali è applicato un limiti reddituale. La rivalutazione del tetto coinvolge anche queste misure. Così il tetto per la pensione d’invalidità civile parziale, per l’indennità di frequenza e per l’indennità di frequenza per minori ipoacusici passerà da 5.010,20 euro a 5.375,94 euro, allargando di fatto la platea dei possibili beneficiari.

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Il tetto di accesso alle prestazioni si alzerà anche per altre categorie di aventi diritto alle misure pensionistiche. Si parla della pensione di invalidità assoluta, della pensione per ciechi civili parziali e assoluti e di quella speciale per sordomuti. Il tetto di queste misure si alzerà da 17.271,19 euro fino a 18.531,98 euro. Le conferma di questi ritocchi, attesi da numerosi cittadini, arriverà probabilmente nei prossimi giorni con una circolare dell’Inps.

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