Mutuo, novità 2023 | Si potrà passare dal variabile al fisso

Arrivano delle novità importanti per quanto riguarda coloro che hanno un mutuo a tasso variabile: potranno passare al fisso

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mutuo tasso variabile (Foto Adobe – Adobe.com)

Manca poco orami per l’approvazione della nuova Legge di Bilancio che dovrà avere il via libera di Camera e Senato entro il 31 dicembre 2022. Tra i vari emendamenti presentati dal governo Meloni rientra anche una norma valida durante il 2012 e che riguarda i mutui di coloro che acquistano casa.

L’emendamento riguarda una legge che, ad alcune precise condizioni, permette di fatto di rinegoziare un contratto di mutuo già in corso d’opera per passare al più vantaggioso tasso fisso. Vediamo ora nel dettaglio, in questo articolo, come funziona il passaggio di un mutuo dal tasso variabile a quello fisso. 

Mutuo 2023: si potrà passare dal tasso variabile al fisso

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mutuo tasso variabile (Foto Adobe – Adobe.com)

Ad anticipare la norma riguarda i mutui e contenuta nella prossima Legge di Bilancio è il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. In un intervento alla Camera Giorgetti ha sottolineato che la misura avrà un impatto molto importante sulla finanza pubblica e agevolerà la situazione economica di chi ha acquistato casa.

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La manovra è stata introdotta dopo che la BCE ha aumentato i tassi di interesse, facendo lievitare i mutui a tasso variabile. Attraverso la manovra chi ha comprato casa con mutuo a tasso variabile potrà passare a quello fisso almeno fino alla fine del 2023. Per poter usufruire del cambio bisognerà però soddisfare alcuni requisiti che, possiamo pensare essere gli stessi del 2012.

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Tra questi paletti c’è il valore del mutuo che non dovrà superare i 200 mila euro a cui si aggiunge un paletto di tipo reddituale: l’Isee del mutuatario deve superare i 35mila euro. C’è poi un paletto di condotta: ovvero non ci doveva essere stato alcun ritardo nel pagamento delle rate già corrisposte.

Il tasso fisso da applicare dopo la rinegoziazione del contratto non poteva essere più alto del valore minore che si otteneva confrontando l’Irs a dieci anni e l’Irs per la durata del mutuo ancora aperta. A questo tasso si aggiungerà lo spread previsto nel contratto di mutuo. Se il governo Meloni non interverrà sul testo della norma nei prossimi giorni è plausibile che tornerà in vigore questa versione della legge.