Pensione | Come capire se si può rientrare nelle nuove quote

Nuove riforma del sistema pensionistico, introdotta quota 103. Ma cosa significa e cosa comporta il sistema a quote per la pensione

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Pensione (Foto Adobe)

Il sistema pensionistico sta per subire l’ennesima riforma, introducendo nuove formule che consentono ai lavoratori di avviarsi al termine della vita professionale. Con la legge di bilancio prevista in approvazione per il 31 dicembre le regole cambiano di nuovo, con esse i conteggi e i requisiti previsti per la pensione.

Tutte le manovre hanno l’obiettivo dichiarato di evitare il ritorno alla formulazione del sistema pensionistico introdotta dalla Fornero, che evidentemente lascia tutte parti sociali e politiche scontente. Tuttavia la constatazione è che il sistema pensionistico attuale prevede una serie di variabili difficili da verificare e che rendono necessari calcoli e verifiche  continue della propria posizione contributiva.

Come calcolare le quote per la pensione nel 2023

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Pensione (Foto Adobe)

Il sistema prevede in linea teorica il raggiungimento di requisiti anagrafici e contributivi come nel caso della pensione di vecchiaia che a 67 anni e 20 anni di contributi consente di terminare il lavoro. In realtà anche in questo caso il calcolo non è così automatico, valutando anche il parametro dell’importo minimo  di almeno 1,5 volte la pensione minima da raggiungere con i contributi.

Anche in questo caso i tempi del pensionamento di allungano se non si raggiunge quest’ultimo parametro e in virtù dell’aumento delle speranze di vita. Con le quote il calcolo solo apparentemente è semplice. In linea teorica la quota dovrebbe essere data dalla somma algebrica di età e contributi versati. Se si raggiunge la quota prestabilita si dovrebbe andare in pensione. Quota 103 non fa eccezione.

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Ma la quota non è così flessibile, gli anni di contributi devono essere necessariamente 41. Il requisito anagrafico è di 62 anni, ma i contributi annuali devono essere 41. Le variabili inoltre sono diverse, i lavori usuranti e quelli notturni hanno quote diverse nelle quali sono calcolate anche le frazioni degli anni contributivi, che consentono di anticipare la fine del lavoro. Ma che devono essere computate per ogni singolo caso.

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I calcoli almeno fino a quando non ci sarà un a ridefinizione complessiva, fanno effettuati su base strettamente personale, considerando anche le opportunità offerte alle donne per esempio, con Opzione Donna, o agli scivoli per il prepensionamento, la cosiddetta Ape sociale in vigore anche il prossimo anno.

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