Lo sapevi che, in vista del nuovo anno, si annulleranno alcune cartelle dal valore di 50 mila euro? Scopriamo di più sulla Sanatoria
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Quando parliamo di Sanatoria, in questo specifico ambito, facciamo riferimento a un lavoro che le autorità stanno cercando di mettere in atto per riuscire a smaltire tutte le migliaia di impugnazioni e soprattutto per portare gli introiti all’erario. Si tratta di un procedimento che, solitamente, rientra nell’ambito della pace fiscale e che è molto utile per riuscire a ridurre quelle che sono le 47 mila impugnazioni accumulare.
Dunque, anche quest’anno come spesso accade, è arrivato il momento di smaltire un po’ di quelle impugnazioni che ogni anno la Cassazione è chiamata a statuire. E dunque ecco che entra in gioco la Sanatoria: nello specifico, si tratta di una rottamazione che ha a che fare con le cartelle esattoriali. Le quali, in parole povere, possono essere chiuse dai suoi contribuenti pagando o il 5 o il 20 per cento del valore corrispondente della lite, in base ai singoli casi.
Cartelle, ben 50 mila euro annullati nel 2023
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La prima cosa che, chiaramente, si deve verificare affinché questa sanatoria possa avere inizio, è che il contribuente in questione abbia già vinto la lite che lo ha visto coinvolto presso la Commissioni tributaria provinciale o, ancora, presso la Commissione tributaria regionale. A questo punto, infatti, possono mettersi in gioco ben due meccanismi differenti prima della sanatoria.
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O l’Agenzia delle entrate è stata sconfitta solo in uno dei due gradi di giudizio, ovvero quello della Commissione provinciale o regionale, e in questo caso si possono andare ad annullare le liti per somme non superiori ai 50mila euro e con solo il 20% interessato. O ancora la sanatoria ha visto una sconfitta dell’Agenzia delle entrate in entrambi i gradi di giudizio, ovvero con entrambe le commissioni. In questo caso, a essere annullate possono essere cartelle anche fino ai 100 mila euro e solo pagando il 5% della controversia.
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Andiamo adesso a vedere alcuni aspetti che non si possono sottovalutare in caso di sanatoria: per poterla richiedere si ha tempo fino al 16 Gennaio dell’anno nuovo, vale a dire il 2023. Si tratta, nello specifico, di ben 120 giorni a partire dal 16 Settembre dell’anno corrente, ovvero la data in cui la legge 130/2022 è entrata in vigore. Per poter fare domanda, non bisogna fare altro che compilato un apposito formulario e inviarlo, tramite PEC, alla sede dell’Agenzia delle entrate.