Ricetta via email o sms | C’è un’ottima notizia per tutti

Il 31 dicembre scade il termine per poter beneficiare della ricetta medica elettronica, ci sono però buone notizie per i cittadini

ricetta medica, novità nel 2023
Ricetta medica (Adobe stock – pensioniora.it)

Nel marzo del 2020 a causa dell’emergenza sanitaria in corso il Governo aveva introdotto una misura che consentiva di ottenere la ricetta medica direttamente sul proprio cellulare. Si trattava di un importante strumento che dava la possibilità per i medici di inviare le prescrizioni ai propri pazienti direttamente via email, sms o WhatsApp. In questi casi, dunque, sarà necessario soltanto comunicare il numero di ricetta elettronica (NRE). L’obiettivo, all’epoca, era chiaramente quello di ridurre il più possibile gli spostamenti non necessari.

Tra l’altro, la ricetta medica dematerializzata garantisce innumerevoli vantaggi in quanto snellisce notevolmente i tempi e le procedure per ottenerla. Inoltre, tale strumento ha permesso di assicurare la circolarità delle prescrizioni farmaceutiche su tutto il territorio nazionale. Ciò significa che un cittadino può acquistare anche in una farmacia di un’altra regione e poter usufruire comunque dell’erogazione dei farmaci.

Il Governo proroga lo strumento della ricetta elettronica: fino a quando

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Ricetta medica (Adobe stock – pensioniora.it)

Il 31 dicembre 2022 doveva scadere l’opportunità per i cittadini di poter richiedere la ricetta elettronica ai propri medici. Tuttavia, il decreto Milleproroghe ha prorogato tale misura per un ulteriore anno. Il funzionamento di tale strumento è molto semplice: il medico registra sul Sistema Tessera Sanitaria i dati del paziente e della prescrizione e gli rilascia il numero di ricetta elettronica (NRE) e il promemoria cartaceo della ricetta.

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Nella categoria di farmaci prescrivibili con ricetta dematerializzata vi rientrano anche quelli a base di sostanze stupefacenti e psicotrope incluse nelle sezioni B, C, D, E della tabella dei medicinali. Tuttavia, non vi rientrano anche quelli ricompresi nella sezione A della tabella dei medicinali, con indicazioni diverse dalla terapia del dolore. Tra l’altro, da circa un anno, un altro settore ha subito il medesimo processo di dematerializzazione delle prescrizioni cartacee si tratta dei farmaci veterinari. Inoltre, il 31 dicembre segnava anche la fine dell’obbligo di mascherine all’interno degli ospedali. Anche in tal caso, però, il Ministro della Salute ha già precisato che tale misura verrà certamente prorogata.