Aumento in arrivo per colf e badanti? | Annuncio ufficiale

Negli ultimi giorni i sindacati di categoria si sono riuniti per discutere dell’eventuale aggiornamento delle retribuzioni per colf e badanti: l’annuncio

aumento per colf e badanti
Badante (Adobe Stock – Pesnioniora.it)

In base a quanto previsto dal contratto collettivo sarebbe necessario procedere ad un aggiornamento dei minimi retributivi e dei valori convenzionali di vitto e alloggio in base all’inflazione per gli assistenti familiari. Si tratterebbe di una vera e propria batosta per le famiglie italiane, in un momento di estrema crisi, che sarebbero costrette a pagare di più i collaboratori domestici.

L’articolo 38 del Ccnl stabilisce che degli aggiornamenti di retribuzione se ne debba occupare una Commissione nazionale formata dalle parti datoriali e sindacali, convocata ogni anno dal ministero del Lavoro. Qualora ciò manchi, l’adeguamento si applica in automatico nella misura dell’80% dell’inflazione per le retribuzioni minime, e nella misura del 100% dell’inflazione per i valori convenzionali del vitto e dell’alloggio dei lavoratori. Nel dettaglio, nelle ultime settimane si parlava un adeguamento dei minimi a partire da gennaio 2023 del 9,44%.

Aumenti per colf e badanti: tutte le novità

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Soldi (Adobe Stock – Pesnioniora.it)

Il 3 gennaio c’è stato un incontro della Commissione Nazionale, per discutere di un aggiornamento dei minimi retributivi per colf e badanti, così come previsto dall’art. 38 del Ccnl. Nel corso della riunione, avvenuta in via telematica, si sono confrontati i vari sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Federcolf.

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Al termine del convegno non si è giunto ad un vero e proprio accordo, sono, infatti, state fissate due nuove date: l’11 gennaio tra le parti sociali e in sede ministeriale il prossimo 16 gennaio. Nel frattempo, con una nota, i sindacati hanno affermato che l’aumento delle retribuzioni fino a duemila euro prospettato dalle associazioni datoriali è del tutto infondato.

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“Si tratterebbe di aumenti stabiliti dal Ccnl per soddisfare le esigenze di un settore estremamente debole, dal punto di vista salariale e normativo”, precisano i sindacati. Perciò, non è previsto alcun incremento che metterà in difficoltà le famiglie. Tuttavia, non è ancora conclusa la trattativa relativa all’incremento del 9% sulla base dell’indice ISTAT. Quindi, tutto dipenderà dall’eventuale accordo sindacale a cui bisognerà arrivare entro il 18 gennaio prossimo.

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