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Tasse

Spiacevole sorpresa se hai vecchie multe non pagate

Ecco cosa sta per succedere agli importi relativi alle sanzioni al Codice della Strada inerenti alle passate annualità. I particolari

Multa auto (Foto Pexels – pensioniora.it)

Si è appena aperto il nuovo anno e con esso il nuovo ciclo previdenziale della burocrazia. In questi primissimi giorni sono infatti i pensionati ad essere i primi soggetti chiamati a riscuotere un assegno, ovverosia la pensione stessa. Anche per quest’anno vige il consueto calendario INPS che regola le “convocazioni” per il ritiro in contanti presso lo sportello dell’ufficio postale, secondo l’ordine alfabetico dei cognomi.

Scatta sul fronte delle pensioni la seconda fase del contrasto all’inflazione galoppante che già dal primo trimestre viaggerà su ritmi a due cifre percentuali. Per questo, la rivalutazione è stata in parte anticipata per non scaricare l’intera pressione dell’aumento degli importi sulle casse dello Stato, già poste ad evidente pressione dalle misure ordinarie, quali pensioni ed indennità, ma anche dalle misure straordinarie, come bonus e sussidi.

In caso di vecchie multe non pagate non ci sono deroghe

Multa auto (Foto Pexels – pensioniora.it)

L’approvazione della legge di bilancio appena ottenuta dal governo Meloni comporterà l’immediata attivazione di misure a sostegno delle famiglie dei lavoratori e dei pensionati in difficoltà, le cui criticità sono andate aumentando con l’esorbitante aumento dei costi energetici delle utenze domestiche. Pertanto sono stati delineati, altresì, due filoni di intervento in merito: l’innalzamento del tetto reddituale ISEE per l’allargamento della platea destinata all’accesso ai bonus bollette; la proroga di sei mesi sul distacco delle utenze, rimandato dunque alla fine dell’inverno.

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Tali provvedimenti sono il frutto di un finanziamento interno piuttosto diversificato. Innanzitutto, l’esecutivo ha deciso per il ricollocamento di alcune risorse finanziarie trasferendole da importanti supporti economici: quali il Reddito di Cittadinanza, ridotto nei suoi requisiti di accesso e di durata, passando dai diciotto mesi rinnovabili ai soli sette mesi non rinnovabili, con la possibilità di stop anticipato in caso di rifiuto del lavoratore dell’unica proposta di lavoro da parte del Centro per l’Impiego. 

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In secondo luogo, non c’è un’altra forma di risparmio, bensì la periodica rottamazione delle cartelle esattoriali. Essa fa seguito alla Rottamazione ter conclusasi nello scorso novembre e prenderà in esame questi debiti: le somme fino a mille euro (dal 2000 al 2015), le quali verranno definitivamente stralciate, poiché allo Stato costa di più la riscossione; le cartelle dai mille ai tremila euro, oggetto di una forte scontistica (pari al 50 per cento) sulle sanzioni e sugli interessi, oltre alla importante riduzione dei tempi di riscossione stessi. Ma attenzione: le cartelle riguardano i debiti relativi al 2019, 2020, 2021, ed in essi sono escluse le multe stradali.

Pubblicato da
Roberto Alciati