Finalmente buone notizie per chi compra pellet

Il nuovo anno si apre con buone notizie per i consumatori di pellet. Le dichiarazioni di Confcommercio fanno aprire spiragli positivi

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Pellet (Foto Pixabay – pensioniora.it)

Fino a qualche anno fa la maggior parte delle persone neanche sapeva cosa fosse il pellet. E nell’ultimo anno è uscito fuori come alternativa ‘salvifica’ ai termosifoni per riscaldare gli ambienti domestici. Solo che il pellet richiede la presenza di una stufa ad hoc, il cui prezzo, tra acquisto ed installazione, supera non poco il migliaio di euro. Inoltre il prezzo del pellet, che in precedenza era considerato conveniente, a causa di politiche speculative, in pochi mesi ha triplicato il proprio valore, perdendo l’appeal di convenienza.

Il pellet sostanzialmente è l’agglomerato dei truccioli del legno, quindi degli scarti el legno. Costa meno della legna intera, ma non così poco. Inoltre diverse denunce da parte di associazioni ambientaliste hanno portato alla luce il disboscamento delle foreste dell’est Europa per poter far fronte alla domanda sempre maggiore di pellet.

Pellet, di quanto scende il prezzo

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Stufa (Foto Pixabay – pensioniora.it)

Sostanzialmente, prima dell’avvento del conflitto dello scorso marzo, e prima che il pellet fosse pubblicizzato tanto, un sacco da 15 chilogrammi costava circa 4-5 euro. Prezzo che si è triplicato arrivando alle punte di 15-18 euro. Il che corrisponde ad un costo non più conveniente. Grazie alla pressione delle associazioni dei consumatori e di Confcommercio, la Legge Bilancio ha ridotto l’IVA sul pellet dal 22 al 10%, almeno per il 2023, consentendo ai prezzi di abbassarsi. Anche le politiche speculative dei rivenditori ormai hanno esaurito le sue carte, e dunque per il 2023 il costo del pellet è sceso del 30%.

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Di conseguenza, il sacco da 15 Kg dai 15 euro del dicembre 2022, ora ne costa 8. Non una riduzione pari al pre conflitto, 4-5 euro, ma comunque più sostenibile per i consumatori. Filippo Meroi, presidente di Tecnoedili di Confcommercio Udine, Friuli, ha commentato: “Il provvedimento ha fatto sì che i prezzi, di fatto triplicati nell’inverno precedente, con un aumento del sacco da 15 chilogrammi da 4 a 12 euro, siano ora calati attorno agli 8 euro. Parliamo di pellet di qualità, certificato, con un conseguente beneficio che interessa sia le famiglie che le nostre imprese. A monte c’è l’azione sindacale di Confcommercio che ha convinto la politica a introdurre la riduzione dell’Iva nella Finanziaria. Una buona notizia anche nella prospettiva degli acquisti di fine 2023”.