Pensioni | Come capire quanti anni ti mancano davvero

Coloro che stanno per raggiungere l’età pensionabile si chiedono se esiste un modo per capire davvero quanto manca per la pensione

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come sapere quando si va in pensione (Foto Adobe-pensioni.it)

Quello delle pensioni è da sempre un tema molto caldo in Italia che dà numerosi grattacapi ai vari governi che si succedono ma anche a sindacati e all’INPS. La nuova Legge di Bilancio del governo Meloni approvata da Camera e Senato lo scorso 30 dicembre istituisce nuove regole per il pensionamento nel 2023.

Innanzitutto è stata approvata Quota 103 che permette di lasciare il mondo del lavoro a 62 anni di età e con una anzianità contributiva minima di 41 anni. Sono state poi prorogate le misure di Ape Sociale e di Opzione Donna anche se, quest’ultima misura è stata ridimensionata. Ma c’è un modo per capire quanti anni mancano per andare in pensione?

Pensione, come simulare l’addio al mondo del lavoro

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come sapere quando si va in pensione (Foto Adobe-pensioni.it)

Online esistono vari siti che permettono di simulare quando si andrà in pensione e l’importo della pensione stessa ma, sicuramente, il modo più affidabile è quello messo a disposizione dell’INPS con il servizio “La mia pensione futura: simulatore della propria pensione”. Il servizio permette di simulare quale sarà presumibilmente la pensione al termine dell’attività lavorativa.

Il calcolo del servizio dell’INPS si basa sulla normativa in vigore e su tre elementi fondamentali: età, storia lavorativa e retribuzione/reddito. Possono usufruire del servizio i lavoratori con contribuzione versata al Fondo pensioni lavoratori dipendenti; i lavoratori con contribuzione versata alla Gestione Separata; gli iscritti alla Gestione Dirigenti di aziende industriali e i lavoratori con contribuzione versata agli altri fondi e gestioni amministrate dall’INPS.

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La mia pensione futura permette di controllare i contributi che risultano versati in INPS e comunicare all’Istituto i periodi di contribuzione mancanti tramite la funzionalità di segnalazione contributiva; conoscere la data in cui si matura il diritto alla pensione di vecchiaia o anticipata; calcolare l’importo stimato della pensione “a moneta costante”, cioè a prescindere dall’andamento dell’inflazione.

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Ancora tramite il sevizio è possibile ottenere una stima del rapporto fra la prima rata di pensione e l’ultimo stipendio; ipotizzare la sospensione del lavoro, inserendo la data in cui interrompere l’attività lavorativa e scegliere il fondo su cui basare la simulazione.
Il servizio consente inoltre di costruire la propria futura pensione confrontando diversi scenari ed effettuando delle simulazioni.

E’ infatti possibile verificare l’incidenza di retribuzioni diverse modificando la retribuzione dell’anno in corso e l’andamento percentuale annuo; stimare l’effetto economico di un posticipo variando la data di pensionamento e  combinare le variabili della retribuzione e della data di pensionamento.

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