Mutuo con partita iva | Possibile solo in questi casi

Ecco quali margini può sfruttare il lavoratore autonomo alle prese con la richiesta di un prestito per l’acquisto della casa. I particolari

quando richiedere mutuo con partita iva
Mutuo casa (Foto Adobe – pensioniora.it)

Dal precedente anno, il 2023 non ha potuto non ereditare alcune criticità a cui è sottoposta la società italiana. Il riferimento principale è ovviamente alla crisi energetica che da un lato inizia a farsi pienamente percepire con l’arrivo massiccio delle temperature fredde e dunque nel vivo della stagione invernale. D’altro canto, però, sono state approntate tutte quelle iniziative ratificate con l’approvazione della legge di bilancio. 

Due terzi dei fondi disponibili sono destinati a contrastare il progressivo impoverimento dei nuclei familiari di lavoratori e pensionati in difficoltà, finanziando e la proroga semestrale sul distacco delle utenze, salvaguardando il passaggio dell’inverno; e l’innalzamento del tetto reddituale ISEE a favore delle famiglie numerose. Non c’è dubbio, però, che a contribuire all’incremento generalizzato del costo della vita ci ha pensato l’inflazione.

Mutuo con partita iva, concesso rispettando questi criteri di valutazione

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Mutuo casa (Foto Adobe – pensioniora.it)

Nata come indicatore di ripresa economica dopo l’emergenza sanitaria da Covid, l’inflazione ha iniziato una lunga corsa con il deflagrare della crisi che ha investito l’Europa a partire dallo scorso febbraio. Il riflesso dell’accelerazione – che ancora nel 2023 prevede un ritmo a due cifre percentuali – non si è registrato soltanto sul rincaro dei beni di consumo, ma ha anche riguardato una scelta strutturale per i singoli quale quella del mutuo per l’acquisto di una casa.

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Dopo le favorevoli prospettive della primavera e della scorsa estate, l’autunno ha visto il rialzo dei tassi di interesse deciso dalla Banca Centrale Europea proprio per contrastare la corsa inflazionistica. L’aumento improvviso della rata mensile ha danneggiato i già titolari di un finanziamento e scoraggiato i potenziali possessori di un immobile. Certo, una sicurezza di onorare la restituzione del credito viene dal contratto di lavoro, specialmente se indeterminato e legato ad una busta paga. 

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Anche i lavoratori autonomi hanno diverse opportunità per ottenere un mutuo, nel rispetto altresì di significativi criteri. Tra le garanzie alternative al cedolino dello stipendio c’è la fideiussione, oppure la sottoscrizione di una polizza assicurativa. Il titolare di partita IVA è innanzitutto chiamato dichiarare l’assenza di debiti pendenti e di essere in grado di versare almeno il 20 per cento del totale del valore dell’immobile. Oltre la fideiussione indicante una persona diversa rispetto al mutuatario impegnato a pagare le rate del mutuo, la banca chiederà: la dichiarazione dei redditi, la eventuale iscrizione all’albo dei professionisti e una copia del bilancio societario relativo all’anno precedente a quello della domanda di mutuo. La valutazione dell’istituto, dopodiché, si soffermerà alla valutazione per finanziare fino all’80 per cento il valore dell’immobile.

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