Ritardi assegno unico gennaio | C’entra il mancato ISEE?

Tardano gli accrediti a raggiungere i beneficiari del sostegno alle famiglie, questi ultimi chiamati ad aggiornare l’ISEE. Cosa succede

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Assegno unico (Foto Adobe – pensioniora.it)

Se l’anno 2022 si è chiuso con la drammatica lista dei problematici temi di crisi che stanno attraversando l’Europa, l’anno 2023 si propone come il tempo per affrontarli sistematicamente. D’altronde, l’ultima legge di bilancio approvata dimostra come il monopolio delle priorità sia ancora una volta legato alla crisi energetica e alla conseguente crisi dell’economia.

Dall’inizio di questo anno, le previsioni hanno da subito lasciato intendere ad una nuova accelerazione dell’inflazione, pari questa volta a due cifre percentuali. E ciò va ad aggiungersi alle presenti difficoltà a carico delle famiglie dei lavoratori e dei pensionati meno abbienti o esposti ad un progressivo impoverimento, in primis a causa delle bollette energetiche.

Ritardi assegno unico gennaio, problemi con le nuove domande?

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ISEE (Foto Adobe – pensioniora.it)

Una parte della via d’uscita messa in campo dal governo si è attivata a partire dallo scorso ottobre, quando oltre ai noti bonus da 200 e 150 euro, si è palesato il provvedimento di anticipare una frazione dell’adeguamento ISTAT sulla base degli indici dei prezzi al consumo, direttamente sulle pensioni e le tredicesime. Si è iniziato con un incremento del 2 per cento (indice previsionale), seguito all’altra rivalutazione di inizio 2023, equivalente al 7,3 per cento, secondo l’indice effettivo deciso dal MEF.

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In attesa di un nuovo affinamento pari allo 0,7 per cento, con gli incrementi di marzo, sempre secondo le quote stabilite per scaglioni reddituali, si affiancano anche le varie misure portate al rinnovo, dopo gli effetti economici esauriti nel 2022. Oltre al bonus maternità (per le mamme disoccupate) e il bonus asilo nido, si rinnova per la seconda annualità l’Assegno Unico e universale per le famiglie dei lavoratori dipendenti, pensionati e inoccupati.

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I nuovi pagamenti partiranno dal mese di marzo nei confronti dei nuovi richiedenti, ma anche dei vecchi, a seguito della presentazione delle domande di rinnovo. Ma prima del passaggio alla seconda fase, ancora a gennaio, sui vecchi accrediti si registrano forti problemi. Non sono di certo legati alla scadenza dell’ISEE 2022, dato che si tratta di somme legate ad arretrati spesso risalenti tra agosto e novembre. Pertanto, occorre consultare il proprio fascicolo previdenziale on line INPS per seguire l’evoluzione delle pratiche. Il nuovo ISEE, con le possibili variazioni di reddito, avrà validità con i nuovi pagamenti.

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