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Eredità | Come si dividono gli immobili tra figli?

Andiamo a scoprire, come si dividono i beni immobili alla tra fratelli alla scomparsa di un genitore, cosa dice la legge?

Testamento-(Foto Adobe-pensioniora.it)

Molto spesso, come ben sappiamo, alla morte di un genitore o di un nonno, che lascia in eredità soldi ed immobili, nascono nelle famiglie argomenti situazioni che possono portare a litigi ed a divisioni familiari per chi deve ottenere di più e per chi ha precedenza.

Se non c’è infatti un testamento in cui la persona segnala in modo netto e preciso una “classifica” a chi lasciare i propri beni, allora sarà la legge che attraverso un notaio, chiarirà per bene la situazione. Soldi, case, immobili ed auto, sono tra gli argomenti, spesso più segnalati.

Divisione immobili tra figli

Accordo dal notaio tra gli eredi-(Foto Adobe-pensioniora.it)

Alla scomparsa di un caro parente, che detiene importanti immobili, scatta automaticamente la “comunione tra fratelli e sorelle” suddivisa in due parti: comunione ereditaria e comunione ordinaria. Di solito entrambe le comunioni saranno sempre divise in parti uguali tra i successori della persona. Ma non dimentichiamo che esistono anche casi nei quali le quote tra fratelli e sorelle non siano uguali ma disuguali. La disuguaglianza di quote può derivare da una volontà testamentaria.

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L’argomento della disuguaglianza, può far scattare la divisione, ossia l’atto col quale si cancellano le comunioni ordinaria ed ereditaria con l’assegnazione di un bene ad ogni singolo condividente.

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Tra le eredità previste, quindi, in evidenza c’è anche quella della divisione di un immobile: come è ben chiaro, è impossibile dividere una casa o appartamento in più parti, ma potrebbe esserci l’ipotesi ipotesi in cui da un immobile molto ampio e suddiviso in più piani e stanze sia possibile ricavare due distinti ed autonomi immobili. In questo secondo caso si parla di bene comodamente divisibile.

A questo punto, se l’immobile, è comodamente divisibile, senza tante difficoltà, è necessario che questo venga suddiviso in due immobili mediante un titolo edilizio prima e catastale di frazionamento in un secondo momento al fine di creare due unità immobiliari.

Qualora, l‘immobile non sia comodamente suddivisibile, allora, il notaio ha la possibilità di suggerire ai fratelli e sorelle diverse soluzioni che hanno comunque lo scopo e quindi come causa la volontà di sciogliere la comunione.

C’è anche la divisione giudiziale, qualora non ci fossero accordi tra gli eredi. Attraverso un comune accordo l’assegnazione dell’intero immobile a favore del fratello o della sorella che ne faccia richiesta, il quale ha il dovere di liquidare con una somma di denaro gli altri fratelli.

 

Pubblicato da
Francesco Moscato