Donne in pensione | La notizia vi lascerà perplesse

Le statistiche sulla pensione del 2022 fanno emergere il grande divario tra uomini e donne. Le seconde continuano ad essere penalizzate

pensione donne 30% in meno degli uomini
Pensionata (Foto Pixabay – pensioniora.it)

Nonostante sia stato istituito un vero e proprio Ministero delle pari opportunità, che si occupa anche del problema femminile nella società odierna, ed in particolare nel mondo del lavoro, il divario tra uomini e donne continua ad essere alto. E questo, oltre a penalizzare le donne per tutta la loro carriera lavorativa, comporta anche un assegno minore della pensione. Che diconseguenza renderà sempre più stringente il rapporto di dipendenza dall’uomo. Per cui pare che non ci sia molto da fare. I diritti in campo lavorativo, ma in generale in tutto il background culturale, delle donne sono più garanzie su carta che vere e proprie opportunità.

Per non parlare di ciò che accade quando una donna è in età per mettere su famiglia, e magari anche avere un figlio. Le aziende guardano con sospetto le donne che hanno superato i 30 anni. E questa è solo la punta dell’iceberg, che si mostra sin dall’inizio della carriera lavorativa per poi arrivare fino alla pensione. Sono le statistiche a dirlo.

Donne in pensione, il 30% in meno di assegno

pensione donne 30% in meno degli uomini
Donna anziana (Foto Pixabay – pensioniora.it)

Ovviamente la pensione è lo specchio di una società ed in particolare del mondo lavorativo. Le statistiche asseriscono che le donne nel 2022 hanno percepito mediamente il 30% in meno di assegno. Ciò significa che per gli uomini l’importo medio si aggira intorno ai 1.381 euro, mentre per le donne a 976 euro, meno di mille euro. Cifra davvero poco sufficiente a vivere dignitosamente. E questo, a quanto dicono i numeri, è dovuto sia ai minori anni di contribuzione che le donne riescono a maturare, che agli stipendi mediamente più bassi.

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Nello scorso anno allo stesso tempo sono aumentate le richieste per l’Opzione donna. Una formula che consente alle donne di andare in pensione in anticipo, ma con una penalizzazione al livello di assegno. Nel 2022 sono state richieste il 15,4% in più di pensioni anticipate con Opzione donna. Che corrisponde a 23.812 lavoratrici che hanno scelto di andare in pensione a 58 anni, un anno in più per le autonome. Solo che questa formula difficilmente fa arrivare l’assegno a mille euro al mese. Viene calcolato solo in base ai contributi.

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