Se hai questi documenti puoi avere subito il bonus mobili

Ecco quale documentazione è indispensabile conservare per concorrere all’ottenimento del sostegno sull’acquisto dei mobili. Di cosa si tratta

quali documenti occorrono per bonus mobili
Bonus mobili (Foto Adobe – pensioniora.it)

Prima ancora della crisi energetica scoppiata con il conflitto in Ucraina, la politica italiana, nella espressione dei suo governi che si sono susseguiti, ha dovuto affiancare alle situazioni di emergenza rispetto al tessuto sociale, una campagna di bonus straordinari per evitare la stagnazione prima e la recessione economica poi, prima del quadro nazionale e poi delle singole famiglie.

Con la ripresa economica seguita alla fine della emergenza sanitaria che ha imposto lo stop produttivo a causa del Covid, l’allora governo Conte ha deciso di dare una scintilla di riavvio del PIL attraverso una campagna di incentivazione alla spesa. È stata inaugurata con il rilascio del Superbonus 110%, con il quale molti italiani si sono finanziati interventi di natura edilizia, in chiave di sostenibilità ambientale, su singoli appartamenti o sugli spazi pubblici condominiali.

Per ottenere il bonus mobili servono questi documenti

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Bonus mobili (Foto Adobe – pensioniora.it)

Nel caso del Superbonus, lo Stato, in cambio dell’ok ai lavori per le imprese edilizie, ha fornito l’opportunità di detrarre completamente le spese sulla dichiarazione dei redditi, oppure tramite sconti in fattura o cessioni del credito agli istituti di credito. Nel corso del tempo sono approdati altri tipi di bonus per la casa, i quali hanno fatto sicuramente comodo sotto un’emergenza come quella attuale sui consumi energetici.

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C’è infatti chi ha approfittato delle detrazioni sugli acquisti per comprare e accaparrarsi alcune alternative ai normali riscaldamenti di casa, tramite gas e termosifone: come ad esempio, l’acquisto di stufe a pellet o a legna, rigorosamente ad alta efficienza energetica; l’installazione di pannelli solari su balconi e terrazze; l’installazione di pannelli termoriflettenti posteriormente ai termosifoni, là dove la dispersione di calore tra le pareti è maggiore.

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Non bisogna dimenticare però il successo del bonus mobili, concepito per incentivare l’acquisto dell’arredamento e degli elettrodomestici per la casa. Tale bonus è stato prorogato fino al 2024, fornendo una detrazione della spesa pari al 50 per cento, esteso ad un tetto di 8mila euro. Per ottenere la detraibilità, occorre presentare dei documenti all’Agenzia delle Entrate. Si parla di attestazioni del pagamento tracciato, le fatture di acquisto dei beni; in alternativa lo scontrino con il codice fiscale di chi ha acquistato. Le spese (tracciabili) devono riguardare soltanto: forni di classe A; lavatrici, lavastoviglie e lavasciugatrici fino alla E; frigoriferi e congelatori alla F. Sui lavori di ristrutturazione, bisogna invece comunicare la data di avvio dei lavori.