Cosa succede ai figli dei nullateneneti e soprattutto quando si parla delle cartelle esattoriali? Scopriamolo insieme
Quando parliamo delle cartelle esattoriali, nello specifico facciamo riferimento a un atto con il quale l‘Agenzia delle Entrate e di Riscossione si occupa di richiedere quello che è il pagamento di alcune somme arretrate e per tanto risulta a debito del contribuente. Le cose possono però complicarsi e soprattutto ci sono delle eccezioni che proprio non si possono ignorare.
Nello specifico, quello su cui noi di PensioniOra abbiamo deciso oggi si soffermarci, è il ruolo delle cartelle esattoriali qualora ci troviamo davanti a un nullatenente. Se dunque anche voi rientrate in questa categoria di persone, allora proprio non potete perdervi quello che abbiamo da dirvi. Continuate a leggere per saperne di più insieme a noi cosa bisogna sapere.
Figli dei nullatenenti e cartelle esattoriali
Innanzitutto, come prima cosa, cerchiamo di vedere quali sono le situazioni in cui è possibile non pagare le cartelle esattoriali dell’Agenzia delle entrate. Ebbene, bisogna specificare che affinché ci possa essere questa alternativa, si deve comunque rimanere entro i limiti concessi dalla legge e per tanto di quelli che possono essere stati degli errori formali commessi dalla stessa. In particolare, è proprio il fisco che ha a disposizione alcune armi che possono essere molto efficaci per individuare coloro che cercano di fare i furbi.
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Ma cosa vuol dire essere nullatenenti? Ebbene con questo termine si va a identificare, nello specifico, un soggetto che non ha la possibilità di percepire il proprio reddito o in ogni non ha un proprio patrimonio. In poche parole, si tratta di un qualcuno che allora stesso tempo non ha un lavoro, non è titolare di un’attività patrimoniale o ancora finanziarie.
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Ma cosa accade quando qualcuno non riesce a pagare le proprie cartelle esattoriali inviate dall’Agenzia delle Entrate? Ebbene, in questo caso è bene specificare che i debitori non vengono segnalati al Crif né alla Centrale rischi. Insomma, in poche parole, non c’è nulla da temere in questo caso: la legge è dalla vostra parte e soprattutto si cerca di non far finire queste persone dritte in un libretto nere delle denunce.
