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Tasse

Sanatoria cartelle | Cosa succede se non puoi pagare

Ecco come si comporterà la sanatoria introdotta a favore di coloro che non possono sostenere i debiti di queste cartelle. I particolari

Cartelle esattoriali (Foto Adobe – pensioniora.it

A cominciare dalla emergenza sanitaria da Coronavirus e proseguendo – da un anno a questa parte – con la deflagrazione della crisi energetica iniziata col conflitto in Ucraina, si può concludere senza troppe prove che le misure di politica strutturale del governo sono state quasi del tutto sostituite dalle iniziative di riparo del tessuto sociale; quindi, la precedenza ad obiettivi emergenziali.

Il caro bollette e il drastico calo del potere di acquisto ha monopolizzato la base sulla quale si fonda la direzione dei provvedimenti di governo. A dimostrazione di ciò, è noto che l’ultima legge di bilancio impegna due terzi delle risorse finanziarie messe in campo dallo Stato per contrastare gli effetti della deriva inflazionistica sui bilanci delle famiglie a carico di lavoratori e pensionati in difficoltà.

Sanatoria cartelle, cosa accade in caso di mancato pagamento

Cartelle esattoriali (Foto Adobe – pensioniora.it

Sul piano energetico, dal 1° gennaio si sono andate a finanziare iniziative istituzionali come: la proroga semestrale sul distacco delle utenze domestiche, salvaguardando i cittadini dal passaggio della fredda stagione invernale; l’innalzamento del tetto ISEE a favore delle famiglie numerose, utile all’accesso ai bonus bollette. Per reperire le risorse non si sono potuti evitare piani di razionamento, com è accaduto al Reddito di Cittadinanza, del tutto rivisto nella durata e prorogato soltanto per quest’anno.

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Se tale razionamento è stato compensato dal rinnovo di essenziali misure come la seconda annualità dell’Assegno Unico e universale per le famiglie di lavoratori dipendenti, pensionati e inoccupati con figli minorenni o disabili a carico, da un altro lato, il reperimento di fondi non ha potuto evitare la periodica rottamazione delle cartelle esattoriali. Da subito, si è iniziato con lo stralcio dei debiti fino a mille euro dal 2000 al 2015 (allo Stato costa più a riscuoterli).

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Al centro della rottamazione vi sono i debiti fra i mille e i tremila euro, soggetti ad importanti sconti su sanzioni e interessi da pagare, oltre ad un notevole taglio dei tempi di riscossione imposti. Il pagamento si effettua in due rate annuali. Sulle tasse non pagate relative ai periodi di imposta 2019, 2020 e 2021, viene applicata una sanzione del 3 per cento e non più del 10. Sanzioni ridotte anche per il ravvedimento operoso. In caso non si assolva al pagamento della rata, si interrompe l’erogazione dei benefici agevolati e riprende la decorrenza dei termini di prescrizione.

Pubblicato da
Roberto Alciati