Libretti Poste | Se fai questo te lo chiudono

I Libretti postali sono tra i prodotti di risparmio più utilizzati per un deposito. Tuttavia non sono inattacabili. Quando a rischio chiusura

libretti Poste quando sono a rischio chiusura
Poste (Foto Pixabay – pensioniora.it)

I prodotti finanziari di Poste italiane diventano sempre più numerosi ed articolati. Tramite Poste si può avere una Pec, una Rc auto, una polizza vita e ricevere diversi prestiti. Tuttavia rimangono evergreen i prodotti classici, su tutti la Postepay, i libretti postali ed i buoni fruttiferi. Questi ultimi garantiscono il risarcimento di un deposito nel medio – lungo periodo, maggiorato in base alle percentuali di rimborso pattuite. Mentre i libretti postali sono il classico deposito Poste.

Essi sono a spese quasi zero. Quasi perché esistono gli oneri fiscali da espletare, tra cui le aliquote agevolate sui guadagni e l’imposta di bollo, solo per i depositi con cifra superiore a 5mila euro. L’imposta di bollo sui libretti è di 34,20 euro per le persone fisiche e 100 euro, ogni anno, per le società. I libretti postali, come anche gli altri prodotti poste, sono considerati blindati perché garantiti dallo Stato. Tuttavia non sono inattaccabili né eterni. Quando possono essere chiusi?

Libretti Poste, come evitare la chiusura e la perdita del deposito

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Deposito (Foto Pixabay – pensioniora.it)

I Libretti postali classicamente – e per questo si chiamano libretti – sono dei piccoli libricini in formato cartaceo, dove vengono stampati i saldi, i movimenti etc. Ed è cura del del titolare tenerli e non perderli. Nel caso in cui dovesse accadere si deve fare la denuncia presso le autorità. Da qualche anno a questa parte esiste la versione dei libretti dematerializzata, ovvero digitale. Si può aprire direttamente online, e non ha il problema di dover tenere da parte il libretto fisico, che date le spese pari a zero può anche essere abbandonato per diversi anni.

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Ed è proprio di questa eventualità che si parla. I Libretti postali che non hanno subito alcun movimento nel lasso di tempo di 10 anni, vengono iscritti nella lista dei libretti dormienti, dopo che poste ovviamente ha avvertito e sollecitato il titolare. Per far uscire il proprio libretto dall’elenco dei dormienti basta effettuare una qualunque operazione, anche online, come la richiesta di un saldo, un pagamento o un prelievo presso gli uffici postali. In caso contrario c’è il rischio chiusura libretto e passaggio del deposito nelle mani del fondo Consap.

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