Reddito di cittadinanza, pioggia di convocazioni | Cosa succede

I percettori del reddito di cittadinanza stanno ricevendo convocazioni ufficiali via SMS dai Centri per l’impiego. A che scopo?

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Cittadinanza (Foto Pixabay – pensioniora.it)

Il reddito di cittadinanza è stato radicalmente modificato dalla Legge Bilancio 2023. Al punto che si può quasi definire la coda finale di una misura di politica attiva inaugurata dal Ministro Pentastellato nel 2018. Difatti, a differenza delle prime proposte, il reddito di cittadinanza per gli occupabili nel 2023 è stato ridotto a sette mesi. Inizialmente dovevano essere otto. E questo ha reso palese l’intenzione che con tutta probabilità il 2023 sarà l’ultimo anno dell’Rdc. Anche se non è stato ancora confermato.

Sono considerati occupabili i cittadini abili al lavoro dai 18 ai 59 anni. Sono esenti da queste restrizioni le famiglie con figli minori o disabili, e le famiglie con componenti che hanno oltre 60 anni. Per loro il reddito durerà tutto l’anno, poi chissà. Nel frattempo altre specifiche sono state messe nero su bianco. È stata abolita la parola congruo per il lavoro offerto che non si può rifiutare, pena la revoca del beneficio. Ciò significa che qualunque offerta di lavoro, la prima che capita, deve essere accettata, o si perde il reddito di cittadinanza. Dell’incrocio tra domanda ed offerta di lavori se ne occupa il centro per l’impiego.

Reddito di cittadinanza, il patto con il centro per l’impiego

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SMS (Screenshot tuttolavoro24.it – pensioniora.it)

Sostanzialmente gli oneri per i percettori del reddito di cittadinanza sono due: l’invio dell’ISEE in corso di validità entro il 31 gennaio di ogni anno – in caso di variazioni di reddito durante l’anno si deve avvisare prontamente l’INPS – e la sottoscrizione del patto per l’impiego con il centro per l’impiego, a cui segue la messa in disponibilità lavorativa immediata. E quest’ultima regola sta comportando migliaia di convocazioni dai vari centri per l’impiego, che chiedono al richiedente o al percettore del reddito di cittadinanza di presentarsi all’appuntamento prestabilito per sottoscrivere la disponibilità immediata al lavoro.

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Questo messaggio arriva sotto forma di SMS. Nel caso in cui il richiedente non si presenti all’appuntamento la prestazione può essere sospesa o rifiutata. A meno che l’utente non contatti il centro per l’impiego per chiedere preventivamente lo spostamento della convocazione.