Rate mutuo non pagate | Dopo quanto vanno in prescrizione

Può capitare di trovarsi a vivere momenti di difficoltà economica e di conseguenza con rate del mutuo non pagate: quando interviene la prescrizione

Rate del mutuo, quando scatta la prescrizione
Mutuo (Adobe Stock – Pensioniora.it)

Sono tantissime le famiglie italiane indebitate, circa 6,8 milioni, si trovano costrette a richiedere un mutuo. Esso rappresenta un prestito che il cliente chiede alla banca per determinate finalità come l’acquisto e la ristrutturazione della casa, di un auto o di elettrodomestici. Il rimborso è effettuato a rate, formate da una quota di capitale ricevuto a prestito (quota capitale) e da interessi maturati (quota interessi).

Secondo alcune ricerche condotte dalla Fabi, nell’ultimo periodo, sono raddoppiati, in particolar modo, i mutui a tasso fisso. Mentre, hanno subito un rincaro del 31% quelli a tasso variabile. Ciò è dovuto dal fatto che le rate di quest’ultimi hanno patito un incremento fino al 43% e nei prossimi mesi saranno inevitabili ulteriori innalzamenti. Inoltre, anche i finanziamenti stipulati per automobili e elettrodomestici sono passati da un tasso di interesse dell’8% a circa l’11%.

Rate del mutuo: quando la banca perde il diritto di recuperare il credito

Rate del mutuo, quando scatta la prescrizione
Mutuo (Adobe Stock – Pensioniora.it)

A causa della crisi economica in cui versa l’Italia, può capitare di trovarsi in difficoltà a pagare le rate del mutuo, e perciò è utile sapere che anche queste possono prescriversi. Ciò significa che il pagamento non andrà più effettuato a causa della scadenza del tempo utile per pretenderlo. La legge stabilisce che la pretesa creditoria della banca si estingue qualora siano decorsi inutilmente 10 anni dalla scadenza dell’ultima rata prevista. Tuttavia, è necessario che non siano intervenute cause interruttive del corso della prescrizione. Ciò può avvenire, ad esempio, quando il creditore sollecita il pagamento. In realtà questo avviene molto spesso in quanto la banca ha chiaramente interesse a procedere con il recupero dei crediti.

Al di là della eventuale prescrizione intervenuta, può capitare di non essere pienamente soddisfatti delle condizioni del proprio mutuo. In casi come questi è comunque possibile richiedere una rinegoziazione con la propria banca. I rimedi esperibili sono due:

Surroga: comporta il subentro, a costo zero, di una nuova banca nell’ipoteca già iscritta per il mutuo. Facendola così diventerà creditrice del mutuo residuo e saranno, di conseguenza, previste nuove condizioni contrattuali;

Sostituzione: permette la stipula di un nuovo atto di mutuo con la nuova banca e il venir meno della precedente ipoteca. Ciò consente una modifica dell’importo finanziato, si tratta, però, di un’operazione che prevede maggiori costi.

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