Se hai sempre lavorato in nero puoi avere questa pensione

Cosa rischia chi ha sempre lavorato a nero ed arriva il momento di ottenere la pensione?  Potrà averla come tutti gli altri?

Lavoro a nero, cosa si rischia?
Pensione a rischio con lavoro a nero-(Foto Adobe-pensioniora.it)

Purtroppo l’Italia, soprattutto il meridione è uno dei paesi in cui il lavoro a nero è molto diffuso. Sia per le difficoltà che si incontrano, per la mancata istruzione e ai mancati pagamenti nei confronti dello Stato. Lavorare a nero, alla lunga, comporta gravi rischi, verso l’età pensionabile.

Infatti, senza contributi allo Stato, l’INPS, e non solo, non potranno garantire quel versamento di denaro ad un’età di vecchiaia. Quindi, chi continua  a lavorare in nero, rischia seriamente di rimanere a secco di soldi. Lavorare a nero, secondo alcune persone, porta ad incassare di più.

Lavoro a nero: si avrà la pensione?

Lavoro a nero, cosa si rischia?
Lavoro a nero-(Foto Facebook-pensioniora.it)

Il rischio vale sia per i “datori di lavoro” che per gli impiegati a nero, che  potrebbero non vedere mai la pensione visto che per molti anni non hanno dichiarato redditi, né versato contributi. Come è ben chiaro, la pensione a 67 anni spetta solo a chi ha versato almeno 20 anni di contributi.

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Ricordiamo che la pensione di anzianità, non è facile ottenerla, come una volta. Le regole ed i requisiti da presentare sono molto più precisi e dettagliati. E se si è sempre lavorato a nero, allora le cose si complicano. Il lavoratore a nero non rientra per niente né nei centri sociali, né all’INPS. L’ente di previdenza sociale, che si occupa delle pensioni pubbliche, non riconosce in alcun modo i soggetti che hanno sempre avuto impieghi di lavoro a nero.

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La pensione, come ormai è ben chiaro, verrà concessa, se si presentano contributi versati per 20 anni. Ma per chi ha solamente lavorato a nero, ottenendo pagamenti superiori, senza versare tasse, allora non avrà diritto a costruire una propria pensione in previsione dell’anzianità. 

Si potrebbe richiedere l’assegno sociale, che però, viene versato in momenti di bisogno. Anche quest’ultimo, e viene riconosciuto solo a chi versa in una situazione economica svantaggiata e percepisce, di fatto, redditi inferiori a quelli stabiliti dalla legge. Al massimo è possibile recarsi in un patronato e vedere si cosa può ottenere, dato che la pensione è del tutto negata.

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