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Bonus e Incentivi

ISEE 2023 | Cosa succede se ometti una giacenza media

Quando si redige una dichiarazione ISEE bisogna prestare molta attenzione a non omettere le giacenze medie: cosa si rischia

giacenza media ISEE (Foto Adobe-pensioni.it)

Ogni anno gli italiani possono richiedere a CAF o Patronati o al commercialista di fiducia la dichiarazione ISEE. Si tratta di un documento che comprende tutti i redditi del nucleo familiare di appartenenza ed è importante soprattutto per chi deve richiedere vari bonus ed incentivi allo Stato. Più basso sarà l’ISEE e più si avrà la possibilità di accedere ai bonus.

Da qualche anno a questa parte, poi, è possibile compilare l’ISEE precompilato, direttamente online. Per farlo occorre accedere con le proprie credenziali elettroniche al sito dell’INPS e seguire le istruzioni. In questo modo si potrà compilare l’ISEE direttamente a casa dal momento che alcuni dati sono già inseriti dall’Agenzia delle Entrate.

ISEE, cosa accade se omettiamo una giacenza media?

giacenza media ISEE (Foto Adobe-pensioni.it)

Quando si compila una dichiarazione ISEE bisogna fare molta attenzione a non commettere nessun tipo di errore. Nel documento sono inseriti i dati della situazione e condizione economica di un nucleo familiare e sono presi in considerazione tutti gli elementi che contribuiscono a determinare con esattezza un quadro dettagliato della situazione economica di una famiglia.

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Sono tante le voci che si devono tenere presenti per la compilazione dell’ISEE e, tra queste, ci sono anche tutti i vari titoli, conti, libretti e carte di credito, di debito o ricaricabili che contribuiscono a formare il patrimonio mobiliare della famiglia. Questi elementi, insieme a buoni fruttiferi, azioni, obbligazioni etc non vanno dimenticati quindi nella compilazione della dichiarazione.

Non dimentichiamoci nemmeno delle carte prepagate, dotate o meno di IBAN, dal momento che sono al pari di tutti gli altri strumenti o titoli finanziari. Le carte prepagate con IBAN sono assimilate ai conti correnti e quindi vanno dichiarate ai fini ISEE, con l’indicazione del saldo e della giacenza media. Anche una carta prepagata semplice, senza IBAN, va inserita nei calcoli della situazione patrimoniale mobiliare.

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Attraverso i controlli incrociati non è possibile celare una carta intestata a proprio nome, quindi conti correnti postali e bancari, così come carte prepagate con IBAN e senza, depositi di risparmio, libretti postali eccetera devono essere dichiarati. Se si omette una giacenza media il sistema di controllo lo rileva e se non si corregge l’errore si potrà andare incontro ad una sanzione amministrativa pari a 3 volte all’agevolazione economica ricevuta con il l’ISEE non veritiero e compresa tra 5.164 euro e 25.822 euro.

Pubblicato da
Ramona Buonocore