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Casa cointestata | Cosa succede se un fratello non vuole venderla

Come agire nel caso di una proprietà o una casa cointestata in vendita, quali sono le possibilità che si possono presentare

Divisione casa (Foto Adobe – pensioniora.it)

Non è rara la situazione di una proprieta, un bene immobiliare cointestato. È una situazione che può crearsi in caso di eredità per esempio o tra coniugi. Ma cosa accade in caso di vendita del patrimonio cointestato se non esiste un accordo tra i comproprietari? Se non c’è accordo sull’uso del bene e sulla sua vendita come comportarsi?

Secondo il Codice Civile per poter vendere un bene in comproprietà deve esserci l’accordo unanime di tutti i comproprietari (articolo 1108 C.C.). Al momento del rogito per la firma dell’atto di vendita, tutti i comprietari devono essere d’accordo altrimenti la vendita non può essere effettuata.

Casa cointestata come superare il disaccordo di uno dei proprietari

Divisione eredità (Foto Adobe – pensioniora.it)

In caso di eredità tra fratelli di un bene indiviso si ha la cosiddetta comuninione ereditaria, regolata dagli articolo 1100 e seguenti del Codice Civile. Tra l’altro i coeredi hanno diritto di richiedere in qualsiasi omento la divisione della comunione al giudice. Le strade praticabili sono diverse. Si può tentare la via conciliativa, ricercando un accordo tra le parti per la suddivisione dell’importo ricavato dalla vendita. Si stipula un vero e proprio accordo per la divisione contrattuale ed è possibile procedere con la vendita dell’immobile.

Altra possibilità cedere la propria quota dell’immobile a chi non vuole vendere, ma questo atto è comunque gravato da tasse e passaggi burocratici. Nel caso di eredità si può tentare altrimenti di vendere la propria quota del bene rispettando il diritto di prelazione dei coeredi il cosiddetto retratto successorio che obbliga chi vende una quota di eredità ad informare i coeredi che hanno possibilità di esercitare diritto di riscatto.

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Ultima possibilità andare alla divisione giudiziale della casa, in cui il tribunale interviene per risolvere i contrasti nella suddivisione della comunione ereditaria. Ci si rivolge al giudice per ottenere la liquidazione delle quote ereditarie. Si opera per prima cosa un tentativo di conciliazione tra gli eredi, con una divisione in natura del bene per esempio.

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Il giudice verifica poi se uno degli eredi vuole acquistare il bene e liquidare in denaro i comproprietari. Infine se nessun coerede vuole acquistare la casa, si procede con la vendita all’asta del bene. Il ricavato sarà diviso tra i coeredi secondo le quote spettanti di proprietà.

Pubblicato da
Vincenzo Pugliano